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Tutte le ire di Berlino contro Draghi

In area Euro ieri si è assistito ad un ulteriore calo dei tassi di mercato sui titoli governativi periferici e core sulla scia della testimonianza della Yellen che aumenta la possibilità di un mantenimento a lungo degli stimoli monetari da parte della Fed.

IL CASO IRLANDA

Primo calo dei tassi in tre giorni per quelli irlandesi dopo che il primo ministro Kenny ha dichiarato che l’Irlanda uscirà dal piano di salvataggio a dicembre senza la necessità di avere una linea precauzionale di credito; il premier ritiene che il paese sarà nella condizione di finanziarsi autonomamente sul mercato.

L’ESEMPIO DELLA SPAGNA

Anche la Spagna ha annunciato la decisione di terminare il piano di aiuti alle banche a partire da gennaio senza la necessità di una linea di credito precauzionale. Le decisioni sono state ufficializzate ieri dall’Eurogruppo che ha invece invitato la Grecia a compiere passi avanti nelle riforme.

A CHE PUNTO E’ IL MECCANISMO UNICO DI RISOLUZIONE DELLE BANCHE

Secondo il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem, ieri i ministri delle finanze dell’area Euro non hanno discusso del meccanismo unico di risoluzione per le banche, ma di come gestire il possibile risultato in arrivo dall’asset quality review e dagli stress test del prossimo anno. Oggi è in programma l’incontro tra i ministri delle finanze dell’Unione Europea con i colloqui che potrebbero proseguire su tale tema.

LA POSIZIONE DI MERKEL E DELLA BUNDESBANK

La Germania ha già ribadito la forte opposizione all’utilizzo di fondi europei (in particolare dell’Esm), come prestatore di ultima istanza, in attesa del fondo di risoluzione unica finanziato dalle stesse banche. La Bundesbank ieri ha dichiarato che la politica di tassi bassi della BCE sta minacciando la stabilità del settore finanziario: “più a lungo i tassi restano ad un livello basso, maggiore saranno gli effetti collaterali”. Il vice presidente della Buba, Lautenschlaeger, ha dichiarato che la crisi del debito non è ancora finita ed il tempo guadagnato dalla BCE deve essere usato per contrastare le cause tramite riforme strutturali ed istituzionali. Il giornale tedesco Handelsblatt ha scritto che gli stress test sulle banche europee del prossimo anno potrebbero essere effettuati su un orizzonte temporale di 3 anni.

GLI UMORI USA DOPO LE PAROLE DI YELLEN

Negli Usa l’attenzione ieri è stata incentrata sulla testimonianza del probabile neo-governatore Fed, Yellen, davanti la commissione bancaria del senato. La Yellen ha confermato il tono accomodante emerso dal comunicato, annunciando di essere pronta a promuovere un forte recupero economico ed assicurando che gli stimoli monetari non saranno rimossi troppo presto. Anche quando le misure inizieranno ad essere gradualmente mosse, sarà mantenuta una politica molto accomodante per un po’ di tempo. Sul tema bolle speculative, ha dichiarato di non vedere segnali di bolle nei principali asset,almeno non a livello tale da minacciare la stabilità del sistema finanziario. La commissione composta da 22 membri voterà sulla nomina la prossima settimana e, qualora il voto fosse favorevole, sarà seguito da un voto dell’intero senato dove necessiterà il 60% dei voti per diventare il successore di Bernanke. I tassi sui Treasury tutto sommato sono stabili dopo la dichiarazione, mentre si è assistito ad un recupero dell’obbligazionario emergente nel suo complesso.

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