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TIPI DA BAR

Ore 8.30
Entra nel bar abituale, dove non deve neanche ordinare, perché lo conoscono tutti. Inizia a camminare nervosamente alla ricerca del giornale, con uno scatto che neanche Usain Bolt riesce a rubarlo a un disgraziato, che è entrato per sbaglio e non conosce le abitudini nel bar, lo prende, è contento, sa che la sua giornata può finalmente iniziare, scambia battute col barista, sempre le stesse, variano dal “ hai visto?” a che gran puttanata che hanno fatto.
Intorno alle 8.45 parte la prima trasformazione, il costituzionalista.
Prende un titolo a caso del giornale, guarda i clienti, sguardo furbo chi è consapevole che sta per rivelare una verità inconfessata, pausa teatrale, sguardo basso ed eccola la prima staffilata, la Riforma del senato è una gran cagata, viola ogni elementare elemento di costituzionalità, perché? Veramente mi chiedi perché? Vabbè ragazzi ma dove cazzo vivete, ma non avete mai visto un giornale? Ao’ manco Bocelli…. Il nostro fenomeno non ha aperto un libro di diritto, non si è neanche mai laureato, però Tv e Blog non mancano mai. Alle 9 esce con la consapevolezza di aver spiegato al suo microcosmo come gira il mondo, è felice, prende la macchina, il tragitto è breve non tanto, però, da evitare quelle due/tre bestemmie perché si sa le persone guidano a cazzo. Arriva in ufficio puntuale, prende l’ascensore, pochi piani sufficienti però a studiare la nuova trasformazione, sa che non può parlare di politica perché ha rotto i coglioni ai colleghi per gli ultimi 3 anni e quindi riceve solo sbadigli.
9.30
E’ arrivato, saluta distrattamente i colleghi, si lamenta del traffico e del caldo, accende il computer e parte immediatamente la seconda trasformazione.
Il Criminologo
Sono anni meravigliosi per il nostro amico perché negli ultimi anni i delitti efferati sono notevolmente aumentati, lui studia, legge tutto, cerca improbabili introspezioni psicologiche e immancabili arriva la sua frase “ era evidente, ci capiva benissimo” ma non hai visto le sue dichiarazioni?
E poi ripete sempre la stessa frase, ho sbagliato tutto nella vita, sarei stato veramente un grande criminologo, non come quel coglione che è sempre in tv a sparare minchiate che neanche mia nonna, ma vi rendete conto come spendono i nostri soldi? La giornata sta quasi per finire ma lui non è soddisfatto, cerca disperatamente la stoccata finale, la frase definita con la quale salutare i colleghi e imprimere definitivamente il suo dominio, ma non arriva mai, quindi esce sempre scoglionato, nel tragitto che lo riporta a casa ripensa a quello che ha detto e ogni tanto trova l’elemento mancante, quello che avrebbe voluto dire a tutti ma che, porca puttana, non gli è venuto in mente in quel momento. Ora è tardi, non può più recuperare ha perso il suo pubblico, gli spettatori lo hanno già preso per il culo un secondo dopo la sua uscita, anche oggi è andata così. E’ incazzatissimo, si aggira nel traffico come Rambo in Vietnam, più nulla può salvarlo ma ecco che finalmente arriva la catarsi, la palingenesi. Gioca L’Italia
L’ultima trasformazione, L’allenatore
Ha visto tutte le partite degli ultimi 50 anni, ha un figlio che gioca nella primavera di una grande squadra, assiste a tutte le partite, la sera prima di una partita convoca sempre il figlio in camera, lo guarda negli occhi e ripete come un mantra la sua frase tipo “ non ascoltare il tuo allenatore, quello non ha mai visto una palla, ascolta me, e giù schemi, trucchetti. Si piazza in tribuna, al centro come sempre, cerca il figlio con lo sguardo e mima il gesto della vittoria, poi insulta gli avversari, i compagni di squadra che non passano mai la palla e naturalmente l’allenatore che è un frocio non dichiarato.
Finita la partita c’è sempre qualche rilievo anche quando la partita è finita 14-0, il merito della vittoria deriva ovviamente dai suoi consigli e da quel pletorico te l’avevo detto.
Finita la parentesi dei pulcini arriva finalmente la partita della nazionale, ha studiato tutte le biografie, anche dei parenti fino al terzo grado, e gusti, abitudini, e le tipiche frasi a effetto, ma ti ricordi quel goal del 1984, azione perfetta. E’ sempre critico, anche quando si vince, perché tutto quello che arriva è frutto della fortuna, nulla di più.
Poi finalmente finisce la giornata, torna a casa, guarda la moglie e la saluta sempre con ” non hai idea che giornata oggi “
Prima di addormentarsi studia, ripassa gli argomenti, ma è stanco, provato, si addormenta.
Dai che domani si ricomincia

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