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Veneto, Liguria, Toscana e Campania. Viaggio nel centrodestra sparpagliato in vista delle regionali

Poche certezze e tanti dubbi. Si potrebbe riassumere così il quadro politico delle 7 Regioni chiamate al voto presumibilmente domenica 17 maggio.

LADYLIKE MORETTI SFIDA ZAIA IN VENETO

Il centrodestra non può permettersi di perdere una Regione come il Veneto. E così a sostenere il ricandidato governatore leghista Luca Zaia ci sarà sicuramente Forza Italia e molto probabilmente anche il Nuovo Centrodestra (che vanta il vice di giunta Marino Zorzato e il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato), nonostante il presunto ostracismo di Matteo Salvini. Restano da sistemare le ambizioni del sindaco di Verona nonché segretario della Liga Veneta, Flavio Tosi: Salvini gli vuole impedire di presentare una sua lista civica.

Il Pd punta invece sull’ex bersaniana e neorenziana (ribattezzata ladylike dopo l’intervista a Corriere.itAlessandra Moretti, vincitrice delle primarie contro la deputata trevigiana Simonetta Rubinato e pronta a lasciare dopo nemmeno un anno il suo seggio europeo.

A differenza delle altre Regioni, il Movimento 5 Stelle ha già il suo candidato: è Jacopo Berti, 31enne imprenditore padovano, vincitore delle regionalie online tenutesi in dicembre a cui hanno partecipato 2.400 iscritti.

LA SCISSIONE DI SINISTRA IN LIGURIA

Il caso ligure ha destato vasta eco dopo la contestatissima vittoria alle primarie del Pd dell’assessora regionale neorenziana, Raffaella Paita. Lo sconfitto Sergio Cofferati è uscito dal partito, pronto a sostenere una lista di sinistra per sfidare la delfina di Claudio Burlando; lista che troverebbe il sostegno di civatiani, Sel, pezzi del M5S e altre forze civiche. Il candidato? Si fanno i nomi dell’autore tv Carlo Freccero e del giornalista del Fatto Ferruccio Sansa, che però ha già declinato.

Sul fronte opposto, l’imprenditore edile genovese Federico Garaventa, presidente dell’Ance, è (per ora) il candidato di Forza Italia. La Lega Nord però punta sul consigliere regionale salviniano Edoardo Rixi, colpito dall’indagine per peculato sulle spese pazze in consiglio. Resta da capire cosa farà l’Ncd, dopo che alcuni suoi esponenti di primo piano come il capogruppo in Regione, Alessio Saso, hanno sostenuto Paita alle primarie del Pd.

Si attende infine di conoscere il candidato dei grillini: come nelle altre Regioni al voto, l’aspirante governatore sarà scelto questa settimana con le consultazioni online.

UN IMPRENDITORE MAREMMANO CONTRO ROSSI IN TOSCANA

Non c’è ancora il sigillo definitivo, ma in Toscana per tentare la mission impossible di disarcionare il governatore del Pd, Enrico Rossi, potrebbe scendere in campo un candidato civico. Si tratta dell’imprenditore maremmano Giovanni Lamioni, presidente della Camera di commercio di Grosseto e vice nazionale di Unioncamere. Su di lui è pronta a convergere Forza Italia e pure la Lega Nord potrebbe starci, mentre per Fratelli d’Italia ha da tempo annunciato la sua candidatura il capogruppo regionale Giovanni Donzelli, balzato agli onori delle cronache nazionali per aver sollevato il caso dei debiti della Chil Post, società del padre del premier Tiziano Renzi, salvati da un fondo di garanzia nazionale.

ADDIO AL MODELLO MARCHE, IL PD VOLTA LE SPALLE AL SUO PRESIDENTE

Situazione complessa nelle Marche. Il Pd ha ufficializzato la data delle primarie: si terranno domenica 1 marzo e i candidati principali sono l’assessore regionale Pietro Marcolini, maceratese, e l’ex sindaco di Pesaro, Luca Ceriscioli. Il governatore uscente Gian Mario Spacca, già lettiano, si ricandida per il terzo mandato con la lista civica Marche 2020. Tuttavia, il Pd lo ha escluso dalle primarie. E il centrodestra che fa? L’Ncd potrebbe convergere su Spacca, fortemente voluto dal coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello. Forza Italia idem, visto che già il capogruppo in Regione, Umberto Trenta, aveva paventato questa possibilità, mentre la Lega Nord per ora sta alla finestra. L’Udc, invece, si divide tra Spacca e il Pd.

IL SINDACO DI ASSISI SFIDA LA GIOVANE TURCA DEL PD

Catiuscia Marini, governatore uscente del Pd, si ricandida per il secondo mandato. La giovane turca del Pd se la dovrà vedere innanzitutto con il sindaco di Assisi, Claudio Ricci. Cattolico, ex Fi e Pdl, è sostenuto da tre liste civiche centriste (Per l’Umbria Popolare, Cambiare l’Umbria, Ricci presidente) e ha dalla sua l’Ncd. Forza Italia tentenna; saltata l’eventualità primarie, la deputata Catia Polidori sta valutando possibili candidature tramite un sondaggio, tra le quali quella del capogruppo in Regione, Raffaele Nevi, e dell’imprenditore Luca Cruciani, patron dell’omonimo marchio.

LO PSICODRAMMA DEL PD IN CAMPANIA

Se non fosse vero, si penserebbe a una farsa. In Campania il Pd ha rinviato per tre volte le primarie, ora fissate al 22 febbraio e allargate alla coalizione. L’ultima grana scoppiata è quella che riguarda il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, candidato alle primarie e condannato qualche giorno fa a un anno per abuso d’ufficio, con sospensione dalla carica già avviata. Lui si dice innocente e tira dritto, mettendo in imbarazzo il partito. Alla consultazione partecipa anche l’ex assessore regionale bassoliniano ed eurodeputato, Andrea Cozzolino, vincitore delle primarie del 2011 di Napoli poi annullate per presunti brogli, mentre dopo lunghe trattative tra i vari capi corrente si è scelto il neorenziano ed ex capogruppo alla Camera di Sel, Gennaro Migliore, come candidato trasversale di tutte quelle aree del Pd (a partire dai 30/40enni renziani di Francesco Nicodemo e Pina Picierno). Ancora in sospeso la posizione di Sel, così come quella del sindaco partenopeo Luigi De Magistris, deciso a lanciare una sua lista alle regionali.

Per il centrodestra, il governatore di Forza Italia, Stefano Caldoro, corre per il bis, cercando di tenere in coalizione anche Udc e Ncd, nonostante alcune tensioni.

STRADA SPIANATA PER EMILIANO IN PUGLIA?

Sembra non avere (almeno al momento) avversari temibili Michele Emiliano in Puglia. L’ex sindaco di Bari e vincitore delle primarie del centrosinistra corre verso la presidenza della Regione forte dell’accordo sia con Sel che con l’Udc locale. E il centrodestra? Ncd, Fdi e Socialisti hanno ufficializzato il loro appoggio a Francesco Schittulli, medico oncologo ed ex presidente della Provincia di Bari. Forza Italia temporeggia. Il dissidente Raffaele Fitto, trovandosi in casa propria, continua a parlare di primarie, che però non si terranno, salvo poi scodellare il nome del sindaco di Andria, Nicola Giorgino, fratello dell’anchorman del Tg1 Francesco Giorgino.

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