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Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm e Ubi. Come sono davvero i conti delle banche

Di Roberto Telatin
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I risultati economici complessivi al 30 settembre 2017, degli undici maggiori istituti di credito italiani, evidenziano un utile complessivo di 8,1 miliardi di euro, influenzato soprattutto dal contributo straordinario di 3,5 miliardi di euro erogati dallo Stato a Intesa Sanpaolo per l’operazione “Banche Venete” e dal badwill di UBI per circa 616,2 milioni di euro.

I DETTAGLI

Se escludiamo le due principali banche, Intesa Sanpaolo e UniCredit, notiamo che rispetto allo stesso periodo del 2016 le altre nove banche hanno avuto una contrazione dell’utile di 175 milioni di euro, che aumenta se escludiamo il badwill di UBI di altri 600 milioni.

DOSSIER RICAVI

Diventa sempre più preoccupante la continua contrazione dei ricavi, che nei primi nove mesi del 2017 si attesta, per le banche della nostra ricerca, ad un – 2,00%, proseguendo il trend discendente già rilevato nel corso del 2016 con una contrazione del 10,1% dei ricavi. Se il margine d’interesse non arresta la caduta, le sole commissioni difficilmente riusciranno a sostenere il conto economico del sistema bancario.

SCENARI POST PSD2

L’introduzione della normativa PSD2 sui servizi di pagamento nel gennaio 2018 porterà l’arrivo di nuovi operatori che andranno a confrontarsi con il settore bancario in questo tipo di servizio, per cui non è da escludere una contrazione delle commissioni sui servizi di pagamento e un’ulteriore diminuzione dei ricavi. Pensare di compensare la diminuzione dei ricavi con la sola contrazione dei costi del personale, -1,6% nel 2017 e -1,2% nel 2016 potrebbe, nella migliore delle ipotesi garantire nel breve periodo un falso utile, ma non darà prospettiva al sistema bancario.

NODO CREDITI

Oggi vi è troppa attenzione nel volere mettere in sicurezza il sistema bancario aumentando continuamente i livelli di copertura dei crediti deteriorati o favorendo la loro cessione ad operatori specializzati ma tali operazioni rischiano di limitare il principale compito degli istituti di credito, che è quello di prezzare il rischio e finanziare l’economia e le imprese. Nel corso del 2017 il livello medio delle coperture per le banche da noi analizzate è aumentato di 3,36% e il rapporto crediti deteriorati e crediti netti totali è diminuito di oltre un punto percentuale (1,38%), grazie sia alla cessione di crediti deteriorati sia ad una loro gestione più proattiva.

 

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