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Ecco come Leonardo International spingerà l’ex Finmeccanica

Struttura più snella per competere al meglio. In casa Leonardo parte il riassetto delle attività estere al di fuori dei mercati domestici, ovvero Italia, Regno Unito, Polonia e Stati Uniti. Per l’ex Finmeccanica, che oggi ha presentato al mercato i conti trimestrali, è tempo di rivedere gli anelli di congiunzione con alcuni Paesi non meno strategici di quelli sopra menzionati. Attraverso la creazione di Leonardo International, la struttura annunciata oggi dal ceo Alessandro Profumo (nella foto) e alla quale faranno capo tutte le partecipazioni del gruppo al di fuori del perimetro domestico.

Nel dettaglio, come viene spiegato da Leonardo, la nuova struttura, che si inquadra nel più ampio progetto di one company, mira a creare un solo interlocutore, la stessa Leonardo International, in quei Paesi dove la holding di Piazza Montegrappa ha piccole società di scopo. In questo modo Leonardo potrà interagire in modo molto più snello e agevole verso tutti i vari stakeholders quali governi, enti, altre aziende. Tutto questo per allestire “una singola ed unica entità legale in ciascun Paese, in grado di rappresentare l’offerta Leonardo, promuovere sul territorio le opportune intese con società terze, supportare il cliente lungo l’intero ciclo di vita dei programmi e sviluppare il business di Leonardo a livello globale”, si legge poi nella nota ufficiale del gruppo.

Fin qui il passo in avanti di Leonardo verso un riassetto globale. Poi però ci sono anche i conti frutto della cura messa in campo da Profumo e materializzatasi nel piano industriale presentato a fine gennaio. La buona notizia è che la divisione elicotteri è finalmente tornata a macinare business. I ricavi di Leonardo sono infatti risultati in crescita del 3,8% a 2,4 miliardi proprio grazie alla spinta della divisione elicotteri mentre l’utile è rimasto stabile a quota 50 milioni.

Gli ordini della ex Finmeccanica sono a quota 2,1 miliardi, in calo del 18,2% rispetto al 2017 quando erano stati contabilizzati gli ordini acquisiti nell’Aeronautica per l’attività di supporto alla flotta dei velivoli Efa.  Ma nel bilancio dell’azienda non è ancora finita la maxi-commessa per la consegna di 28 elicotteri militari al Qatar, che verrà contabilizzata nei libri di Leonardo solo a fine anno.

Sul versante aereonautica, dal punto di vista commerciale il primo trimestre 2018 è stato caratterizzato dall’acquisizione di alcuni importanti ordini sia nella divisione velivoli, tra cui si cita quello per la fornitura al ministero della Difesa della Polonia di ulteriori quattro velivoli M346 Advanced Jet Trainer che si aggiungono agli otto già in servizio presso l’Aeronautica militare polacca, sia nella divisione aerostrutture che ha ricevuto ordini per la fornitura di 100 sezioni di fusoliera B787 e di 21 fusoliere Atr.

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