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La difesa come ponte fra Italia e Usa. Le parole dell’ambasciatore Eisenberg

La difesa è un pilastro della relazione tra Italia e Stati Uniti. Lo ha detto l’ambasciatore Usa in Italia Lewis M. Eisenberg, ricevendo presso la Red Room della sede diplomatica romana il generale dell’Aeronautica Luca Goretti e il contrammiraglio Valter Zappellini, conferendo loro la Legion of Merit, prestigiosa decorazione militare attribuita agli ufficiali statunitensi e di Paesi alleati per “exceptionally meritorious conduct”. Entrambi hanno operato per anni presso l’ambasciata d’Italia a Washington, il primo in qualità di addetto per la Difesa (carica assunta ad agosto dal generale Stefano Cont), e il secondo come addetto navale, incarico durante il quale è stato anche presidente della “Naval attachés association”.

UN ANNO IN ITALIA PER EISENBERG

L’evento è stato occasione per fare il punto sul primo anno in Italia per Eisenberg, che arrivò a Roma il 1 ottobre del 2017. “Nell’ultimo hanno – ha detto – ho avuto il grande piacere di viaggiare per l’Italia, osservando la sua bellezza e sperimentando la sua ospitalità. In modo forse più rilevante per il mio ruolo di ambasciatore, tali viaggi mi hanno permesso di vedere da vicino le prospettive condivise dai nostri due Paesi, che cercano di assicurare non solo la libertà e la sicurezza dei cittadini italiani e americani, ma anche la libertà e la stabilità nel mondo”. D’altronde, ha rimarcato l’ambasciatore, “l’amicizia e la cooperazione tra Italia e Stati Uniti resta molto forte, ed è basata su valori condivisi”.

IL RUOLO DELLA DIFESA

In questo senso, “la cooperazione nel campo della difesa è un pilastro del nostro rapporto bilaterale e un elemento-chiave per assicurare la sicurezza delle nostre nazioni e del mondo”, ha spiegato Eisenberg. Non è dunque un caso che lo scorso 30 luglio, in occasione del viaggio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Washington, proprio il tema della difesa sia stato tra i dossier principali del colloquio con Donald Trump, dal ruolo italiano in Libia al programma F-35, passando per le missioni internazionali e per la collaborazione nello spazio extra-atmosferico. “Un componente determinante di tale cooperazione – ha rimarcato Eisenberg – consiste nel lavoro svolto dagli attaché militari a Roma e Washington; e oggi siamo qui per riconoscere parte di questo lavoro”.

LA LEGION OF MERIT AL GENRALE GORETTI…

“La Legion of Merit – ha spiegato l’ambasciatore – è un’onorificenza attribuita per condotte eccezionalmente meritorie”, e Goretti e Zappellini “sono due esempi di tale standard”. Per quanto riguarda il generale dell’Aeronautica, per anni attaché militare a Washington, “gli Stati Uniti apprezzano in particolare gli sforzi significativi nel sostegno al ruolo italiano nell’Operazione Resolute Support” in Afghanistan, a cui il nostro Paese partecipa attualmente con 900 militari, avendo però già in programma una riduzione di almeno 200 unità. “Il fatto che l’Italia sia oggi tra le nazioni che contribuiscono con più truppe a questa importante operazione è in larga parte suo merito”, ha rimarcato Eisenberg. Inoltre, “il suo duro lavoro ha anche assicurato una solida cooperazione per il programma F-35; grazie in gran parte ai suoi sforzi, il primo F-35A prodotto al di fuori degli Stati Uniti è uscito a dicembre del 2015 da Cameri”, il centro novarese che ospita la linea di assemblaggio e verifica finale (Faco), cuore della partecipazione italiana al Joint Strike Fighter, sito che lo stesso Eisenberg ha visitato la scorsa settimana.

…E AL CONTRAMMIRAGLIO ZAPPELLINI

Per quanto riguarda il contrammiraglio Zappellini, ha ricordato l’ambasciatore, “il lavoro sul programma F-35B risale al 2013 e si è rivelato fondamentale quest’anno con la consegna del primo velivolo alla Marina militare italiana”. In più, ha notato Eisenberg, “ha servito mirabilmente come dean dei Corps of Naval Attaches a Washington; non posso pensare a un altro modo per un ufficiale italiano di ‘fare bella figura’ che servire in un ruolo di leadership tra i colleghi attaché in un Paese estero”. Poi, la consegna della Legion of Merit ai due ufficiali italiani, accompagnata da un conclusivo “Well done!”.

(Foto: Ambasciata Usa via Twitter)

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