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Google-Goldman Sachs, la rivoluzione digitale dell’alta finanza

La più recente rivoluzione finanziaria è il matrimonio con le nuove tecnologie. Un fenomeno ancora in evoluzione, che però comincia a preoccupare le banche tradizionali.

A guidare questa frontiera innovativa è Goldman Sachs, una delle società finanziarie più grandi al mondo. Tra tutte le aziende della Silicon Valley, Goldman privilegia la partnership con Google, ma non solo.

Secondo Business Insider, i due stanno sviluppando un ambizioso progetto per gestire i soldi dei comuni cittadini attraverso una piattaforma digitale. Da quanto si legge su Forbes, l’idea è in lavorazione da circa due anni: si chiama Marcus ed è un’app attraverso la quale chiunque può accedere a prestiti personali e interessi. Cioè, i benefici e le opportunità della grande finanza a portata di tutti. Marcus potrebbe prestare circa 4 miliardi di dollari a più di 2 milioni di clienti. Altri 29 miliardi di dollari sarebbero in conti di risparmio. L’ultima novità è che il business si allargherà ad un fondo di gestione di investimenti.

In una comunicazione ufficiale, Goldman ha spiegato la strategia del progetto digitale: “Allineando il potenziale di Marcus con i punti di forza di vecchia data del nostro business di gestione degli investimenti, vediamo un’importante opportunità per servire un più ampio spettro di singoli consumatori e investitori”.

Il raggio di azione dell’app si espanderebbe anche per i Ayco, la società di consulenza finanziaria per i dirigenti aziendali. Così, la banca offrirà servizi bancari a milioni di lavoratori, espandendo la base di clienti. “Il matrimonio ha un senso per Goldman – si legge su Forbes -, non solo per le maggiori prospettive di crescita o per l’ampliamento della sua clientela di gestione patrimoniale. Goldman potrebbe avere la possibilità di creare un nuovo business di finanza al consumo che generi asset e portafogli di ricchezza privata”.

Forbes sottolinea che “è la divisione di gestione degli investimenti dove Goldman ha la capacità di capitalizzare le proprie risorse analitiche e relazionali per aggiungere servizi preziosi e non mercificati ai propri clienti”.  Per questo la società finanziaria cerca di rafforzare le relazioni con clienti aziendali, istituzionali e ad alto patrimonio netto.

Ma l’alleanza Google-Goldman non si limita al banking digitale. Entrambi hanno investito in Veem, un progetto legato ai pagamenti aziendali. Il suo fondatore, Marwan Forzley, un imprenditore che aveva venduto la sua società alla Western Union, ha raccolto circa 25 milioni di dollari per il progetto. L’obiettivo è utilizzare i bitcoin per arrivare alla totale eliminazione delle istituzioni bancarie nei processi di pagamento. Veem conta circa 80mila clienti e gli investimenti di Silicon Valley Bank, Trend Forward Capital, oltre Google e Goldman per circa 70 milioni di dollari.

Goldman ha anche avviato un’alleanza con Apple. Secondo il Wall Street Journal, nel 2019 sarà lanciata una nuova carta di credito chiamata Apple Play. Quest’anno le entrate di Apple attraverso i pagamenti Apple Store e iTunes sono aumentati del 31% (senza struttura solida), mentre Goldman è alla ricerca di nuovi orizzonti per espandersi. Due necessità che si uniscono e creano una nuova dimensione del mondo finanziario.

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