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L’appello dei militari americani alle forze armate di Maduro

La pressione degli Stati Uniti sul regime di Nicolás Maduro non si limita al piano politico e diplomatico. Ora anche i militari americani, in alleanza con quelli colombiani, hanno deciso di insistere sulla necessità di porre fine alla dittatura venezuelana.

“Voi, alla fine, sarete responsabili per i vostri atti. Fate le cose correttamente, salvate la vostra gente e il vostro Paese”, ha chiesto l’ammiraglio Craig Faller, capo del Comando sud, in una dichiarazione congiunta delle forze armate degli Stati Uniti e della Colombia.

I militari americani hanno ripetuto, con altre parole, lo stesso concetto annunciato dal presidente Donald Trump durante il discorso a Miami: l’unica invasione reale in Venezuela è compiuta dai cubani. Gli Usa sono impegnati nel trovare una soluzione diplomatica alla crisi venezuelana, ma tutte le opzioni sono sul tavolo.

Il presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidó, insiste nel presentare la legge di amnistia per gli uniformati, con concentrazioni in caserme e istallazioni militari. “Signori della Forza Armata Nazionale Bolivariana, avete tre giorni per rispettare l’ordine del presidente incaricato e porvi dalla parte della Costituzione – ha dichiarato Guaidó -. Questi aiuti salveranno vite”. Circa 2000 effettivi continuano ad essere leali al regime di Maduro.

Il riferimento di Guaidó è a 250 tonnellate di aiuti umanitari per il Venezuela che continuano ad essere bloccati nella frontiera con la Colombia. Il governo di transizione spera potere farli arrivare sul territorio venezuelano il 23 febbraio, nonostante il governo di Maduro abbia confermato la chiusura delle frontiere.

Come parte della strategia per bloccare l’invio degli aiuti umanitari, l’opposizione venezuelana ha organizzato un concerto con più di 30 artisti internazionali. Il Venezuela Aid Live a Cúcuta ha come obiettivo raccogliere 100 milioni di dollari.

Chi ci sarà invece al concerto organizzato dal chavismo? Non si sa… La lista ancora non è stata confermata, diversamente dai rifiuti. Il cantante di salsa portoricano, Willie González, ha rifiutato l’invito: “Ho detto no al governo di Maduro. Molti non capiscono che per me il denaro non è più importante della dignità”.

Interverranno all’evento il presidente della Colombia, Iván Duque, il presidente del Cile, Sebastián Piñera e il presidente del Paraguay, Mario Abdo.

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