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Altro che via della Seta. La Cina mostra il suo volto minaccioso (nucleare)

Da giorni sui social network circolano video e immagini sui preparativi della parata militare prevista per il primo ottobre a Pechino, manifestazione con cui il partito comunista cinese intende dare un tocco militaresco alle celebrazioni del 70esimo anniversario della fondazione della Repubblica popolare.

Le immagini in giro sono in parte spin, dunque usate dall’ampia diffusione di troll cinesi negli ambienti internet per far uscire messaggi al resto del mondo, ma in parte spotted, ossia catturate casualmente o riprese dagli appassionati di apparecchiature militari. Tra queste fotografie pubblicate, ci sono anche alcune che riguardano lavori di sistemazione in corso nelle stazioni della metropolitana sotto Changan Avenue e Piazza Tiananmen, nel cuore di Pechino.

Non si tratta di semplice manutenzione, quella con cui ogni governo vuol far apparire più bella la propria capitale avendo fissati addosso gli occhi dei cittadini (e non solo cinesi). C’è qualcosa di più. Opere strutturali, sostanzialmente per verificare – ed eventualmente provvedere – la resistenza a carichi straordinari delle strade e delle strutture sottostanti, perché probabilmente sfileranno sistemi di armi pesanti.

È una considerazione che diversi analisti miliari fanno da tempo: ci saranno le armi atomiche? Il South China Mourning Post aggiunge un’informazione diretta attraverso una fonte dell’ambiente militare cinese (che fa uscire la spifferata chiaramente come messaggio). “Vogliamo che tutto il mondo veda i progressi nella modernizzazione militare ottenuti dalla Cina sotto la guida del presidente Xi Jinping da quando è salito al potere” e per questo, rivela l’insider militare (che ha parlato in condizioni di anonimato), sfileranno sistemi d’arma come missili balistici intercontinentali DF-41 e missili balistici lanciati da sottomarini J-2. “Sono già stati spostati a Pechino, e con loro uno squadrone di jet J-20”.

Ossia all’evento parteciperanno i pezzi migliori dell’arsenale cinese, il primo caccia stealth del paese, e i missili nucleari a gittata più lunga. Un messaggio muscolare, una sfilata da potenza atomica con cui Pechino vuol sottolineare il proprio ruolo globale, al di là delle richieste di armoniosi equilibri da costruire con partnership lungo le vie della seta, o critiche contro la presenza americana nel mondo.

Nel 2017, quando la Cina organizzò una parata militare per celebrare i 90 anni dell’esercito mostrando anche armi di tecnologia avanzata, i DF-41 e i J-2 non erano stati fatti sfilare, ma evidentemente adesso Pechino sente la necessità di comunicare – celebrando la propria sovranità nazionalista – di essere in grado di colpire qualsiasi parte del mondo con missili nucleari lanciati sia da terra che dal mare.

Intanto, in un altro messaggio muscolare, ieri i media statali cinesi hanno pubblicato foto e video dello spostamento di truppe dall’entroterra a Hong Kong. Hanno mostrato camion, mezzi corazzati per il trasporto di personale, e una nave che entrava nel Porto Profumato, sotto la copertura dell’oscurità mattutina. Da settimane le truppe speciali cinesi stanno conducendo esercitazioni a Shenzen, nel mainland davanti a Hong Kong. Già qualche tempo fa, l’esercito cinese aveva diffuso attraverso la comunicazione del reparto hongkonghese immagini di questi wargame che sembravano altri show of force.

Pechino dice che si tratta di una rotazione annuale, sostituzione di routine, ma è evidente che il rafforzamento della guarnigione che la Cina mantiene all’interno dell’ex colonia britannica si allinea con le settimane di proteste e le crescenti tensioni. Ieri un’altra grande marcia di protesta prevista per sabato è stata negata dalle autorità, ma i manifestanti hanno detto che non si fermeranno (sebbene uno degli organizzatori, uno dei leader del Fronte dei diritti umani e civili, è stato aggredito in un ristorante da uomini a volto coperto armati di mazze da baseball e mannaie).

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