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Imprese, famiglie e bilancio federale. Ecco il piano anti-Covid firmato da Trump

Il presidente uscente firma il decreto che sblocca 900 miliardi di aiuti a famiglie e imprese e dà il via libera all’emendamento sul bilancio che scongiura lo shutdown. Troppo forte la pressione di un Congresso che ha votato il pacchetto di sostegni quasi all’unanimità

L’ultima zampata di Donald Trump. O forse no, ma certamente un regalo di Natale, e di quelli sostanziosi, agli americani e le loro imprese.

Il capo della Casa Bianca, che tra tre settimane scarse dovrà cedere la guida della prima economia mondiale (sorpasso della Cina, entro pochi anni, permettendo) a Joe Biden ha finalmente firmato la legge di aiuti per la crisi, 900 miliardi di dollari, innescata dal coronavirus e un emendamento al bilancio annuale che eviterà la sospensione di molti servizi federali. Una mossa gradita come non mai dalle Borse di mezzo mondo, come dimostrano i vari rally ingaggiati dai listini europei e asiatici, proprio in scia alla decisione arrivata da Washington.

La firma arriva appena in tempo, prima di questa sera quando sarebbe iniziato lo shutdown, ovvero la sospensione dei principali servizi pubblici, causa mancata approvazione del bilancio federale. Dopo mesi di inattività, la scorsa settimana il Congresso aveva approvato un pacchetto di aiuti a famiglie e aziende da 900 miliardi di dollari e un disegno di legge di spesa di mille e quattrocento miliardi di dollari per finanziare il governo federale fino al prossimo settembre.

Ma Trump si era opposto al pacchetto di stimoli, dopo l’approvazione dello stesso piano di aiuti da parte del Congresso con uno schiacciante sostegno bipartisan, definendolo “una vergogna” e affermando che i legislatori dovevano aumentare la dimensione dei pagamenti diretti agli americani. Il presidente aveva invitato il Congresso a rimuovere dal disegno di legge quelle che ha definito spese eccessive, affermando di voler inviare ai legislatori un elenco di disposizioni che vuole eliminare.

Ma la pressione sulla Casa Bianca di un Congresso improvvisamente ricompattatosi per sostenere un’economia che quest’anno subirà una contrazione del Pil pari al 5% deve essere stata troppo forte. E alla fine Trump ha ceduto. E adesso?

Dopo il via libera del presidente, la Camera dei rappresentanti a maggioranza democratica ha accolto alcune sue richieste, e oggi la stessa Camera voterà un piano di misure per aumentare i pagamenti diretti a 2.000 dollari. Il pacchetto di stimolo includeva pagamenti diretti di 600 dollari a singoli e famiglie, maggiori indennità di disoccupazione, aiuti per le piccole imprese e finanziamenti per la distribuzione del vaccino Covid-19.

Se il presidente avesse posto il veto al disegno di legge, la Camera e il Senato avrebbero comunque potuto annullare il veto. “Capisco che voglia essere ricordato per aver sostenuto grandi sussidi, ma il pericolo è che venga ricordato per il caos, la miseria che ha causato se lascia che questo scada”, aveva detto ieri il senatore repubblicano Pat Toomey a Fox News. Parole profetiche, perché alla fine Trump ha cambiato idea.

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