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Il governo ha sbagliato tutto sulle scuole. E non solo! Parla Fioramonti

L’economista ed ex ministro dell’Istruzione a Formiche.net: assurdo non sapere quando riapriranno le scuole, mi chiedo cosa abbia fatto questo governo finora. Il vaccino è stato eletto a salvatore del mondo ma senza una campagna ben organizzata come in Germania, la cura serve a poco. Il Recovery Fund? Un’occasione unica per riformare una Pa preistorica. Ma 209 miliardi non sono mica così tanti se si spendono male

Stato confusionale permanente. L’Italia del 2021 non è poi tanto diversa da quella del 2020. L’anno appena iniziato, al netto dei proclami sulla salvezza via vaccino, ha portato in dote un’altra vagonata di caos, di quello allo stato puro.

Nessuna certezza sulla riapertura delle scuole, nessuna indicazione su chi e come maneggerà i 209 miliardi del recovery Fund, famiglie con i nervi a pezzi, ragazzi incollati a uno schermo per seguire le lezioni e in più una campagna di vaccinazione che procede a rilento. Era davvero necessario tutto questo? Non sarà un po’ troppo? Sì, lo è, dice a Formiche.net Lorenzo Fioramonti, economista ed ex ministro dell’Istruzione nel governo Conte II, raggiunto ad Amburgo.

Fioramonti, c’è del caos in Italia. Scuole, vaccini, Recovery Fund. Ma che succede?

Ho una domanda migliore: abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare per evitare di arrivare a questo stato di cose? La risposta è no, non è stato fatto. Le faccio un esempio. La Germania ha scuole migliori, meglio organizzate e meno morti di noi. Eppure chiudono le scuole fino a fine gennaio. In Italia, invece di preoccuparci di quello che è necessario per mettere in sicurezza le scuole, diamo semplicemente di matto.

Il governo, allora, ha sbagliato tutto o quasi sulle scuole…

Sì. Siamo arrivati a fine mese e non sappiamo ancora se aprire o meno le scuole. E questo ha un solo colpevole: l’inettitudine di questo governo. Mi dispiace ma è così.

Che cosa doveva fare Conte?

Doveva fare tutti quegli interventi per la messa in sicurezza delle scuole: banchi distanziati, sanificazioni quotidiane, tutela delle categorie fragili. E allora si sarebbe potuto riaprire con certezza.

Fioramonti, le famiglie italiane hanno i nervi a pezzi. E i ragazzi a casa stanno incollati a un pc. Non lo trova ingiusto?

Sì, ma purtroppo è il prezzo da pagare per una politica litigiosa, che poggia sulla contrapposizione Azzolina-De Luca. Non si può essere per la riapertura a tutti i costi o per la chiusura a tutti i costi, ma per un rientro il prima possibile e in tutta sicurezza. Il governo ha alimentato questa contrapposizione, invece di cercare spazi e assumere personale. Ora sa cosa rischiamo?

No, me lo dica lei…

Che magari tra qualche giorno riapriamo e poi richiudono a marzo e così anche il 2021 è buttato. E non vogliamo parlare di genitori che non riescono a organizzarsi una vita, sempre a presso a questa didattica a distanza, impazziscono non c’è che dire. Paradossalmente è meglio un mese di didattica a distanza piuttosto che un giorno da remoto e un giorno no. Ma torniamo al punto di partenza, cosa ha fatto questo governo fino ad ora?

C’è il vaccino adesso.

La pandemia non finirà con il vaccino, ci vorranno mesi.

Confusione chiama confusione Fioramonti. Anche nella vaccinazione siamo indietro e procediamo un po’ in ordine sparso, da Regione a Regione… Come la vede?

Faccio sempre l’esempio della Germania. Si chiudono le scuole ma le vaccinazioni vanno avanti, hanno già vaccinato tutte le Rsa e il personale sanitario. Il problema è che il vaccino è stato visto come la salvezza. Lo è, ma se ben organizzato. E allora, bisognava organizzarsi con un piano ben strutturato. Invece il governo ha santificato il vaccino ma senza organizzarne la somministrazione, in profondità. E guardi che non è mica facile vaccinare 60 milioni di italiani.

Se le dico Recovery Fund, che le viene in mente?

Ancora confusione. Mi dispiace, ma al cambiare dell’argomento non cambia la realtà dei fatti.

Non mi venga a dire che non ha in mente un modello di governance adatto…

No, ce l’ho. Bisogna lasciare lavorare la nostra Pa, in modo trasparente, ma con poteri diversi: è tempo di trasparenza e di licenziare chi non è competente, me lo faccia dire. Vede, così può funzionare. Una Pa diversa è la vera governance per il Recovery Fund. Perché il dato di fondo è uno e uno soltanto: questi fondi sono la vera occasione per riformare la nostra Pubblica amministrazione. Allora, riformiamo la Pa e affidiamole la gestione dei fondi.

Oltre 200 miliardi, sono tanti soldi per un Paese che ha sempre speso piuttosto male…

Non sono poi così tanti soldi.

Non ho capito bene, scusi…

Ha capito benissimo. Nel 2020 abbiamo speso 170 miliardi sotto forma di deficit. Basta che mettiamo insieme tutti i decreti d’emergenza. Il Paese è cambiato? No, non lo è. E allora le dico che ci mettiamo un attimo a spendere 200 miliardi. Occhio agli abbagli. Un motivo in più per spenderli bene. Sennò evaporano pure quelli.

Fioramonti il dubbio a questo punto è lecito. Ma non è che alla fine il lockdown fa meno danni di tutto questo?

Non scherziamo, il lockdown non è stato meno caotico, non azzarderei paragoni. Onestamente.

 

 

 

 

 

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