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Elezioni in Polonia, ai conservatori conviene il “volume basso”. Scrive Castellani

La sovraesposizione avuta dal premier in Spagna in favore di Vox non è consigliabile né ripetibile nel caso del voto polacco. Il volume basso è d’obbligo per la leader di Fratelli d’Italia. Meglio autolimitarsi e riprendere i fili delle alleanze europee dopo la tornata elettorale. L’analisi del politologo della Luiss

Le elezioni spagnole hanno mostrato quanto sia poco conveniente cimentarsi nelle campagne elettorali di altri paesi. Lo hanno fatto per anni i leader dei partiti moderati contro sovranisti e populisti, spesso è andata male; lo ha fatto Giorgia Meloni in Spagna e non è andata bene. Il prossimo voto importante in Europa si terrà in Polonia, dove si sfidano i conservatori del PiS che governano il paese da due legislature e i popolari guidati da Donald Tusk.

Il voto polacco è il cortocircuito della possibile alleanza tra conservatori e popolari dopo le europee del 2024 proprio perché a Varsavia si confrontano una destra nazionalista e un centro europeista con idee diverse sul rapporto che deve intercorrere tra l’Unione Europea e la Polonia. Qui sarà difficile parteggiare per una parte o per l’altra per le forze di governo Italia proprio perché si rischiano ripercussioni europee e la rottura delle trattative tra Ecr e Ppe che vorrebbero diventare l’asse portante di governo dell’Europa. Se rivincerà il PiS le trattative non subiranno accelerazioni o passi indietro, tutto resterà uguale, ma se il partito conservatore polacco dovesse clamorosamente perdere allora le carte nella tavola della destra europea potrebbero cambiare, la cooperazione tra conservatori e popolari diventerebbe più difficile.

Dunque se al contrario della Spagna Meloni può sfruttare il rapporto con Morawiecki sul piano istituzionale poiché entrambi i partiti sono al governo, nel caso delle elezioni polacche schierarsi apertamente rappresenta un rischio non tanto per il risultato quanto per le tensioni diplomatiche tra partiti europei che possono innescarsi nell’incedere della campagna elettorale. La sovraesposizione avuta dal premier in Spagna in favore di Vox non è dunque consigliabile ne ripetibile nel caso del voto polacco. Il volume basso è d’obbligo per la leader di Fratelli d’Italia. Meglio autolimitarsi e riprendere i fili delle alleanze europee dopo la tornata elettorale. Le elezioni degli altri paesi vanno maneggiate con cura perché in Europa le ripercussioni non riguardano il consenso interno di chi sponsorizza un alleato straniero quanto le relazioni internazionali tra governi e partiti.

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