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Continua a crescere la sharing mobility. Più mezzi, più servizi, più fatturato

Che sia in atto un cambiamento strutturale nella domanda di car sharing, lo dimostrano le statistiche del 2022. La percorrenza media del noleggio è passata dai 7 chilometri e mezzo del 2019 agli oltre 12 del 2022, mentre la durata media del noleggio è addirittura triplicata, passando da 32 minuti a 109 minuti. Spunti e riflessioni dalla conferenza Lesscars: decarbonmization of urban mobility, organizzata dall’Osservatorio nazionale della sharing mobility

L’inizio del 2023 ha portato profondi cambiamenti nel mercato della mobilità condivisa in Europa e in Italia. Un mercato che sta trovando nuovi modi per soddisfare la crescente domanda nel trasporto flessibile. Prova ne sia il trend positivo che nel 2022 ha caratterizzato la sharing mobility nel nostro Paese. Il numero dei noleggi totali dei veicoli è cresciuto del 41% rispetto al 2021 per un totale di circa 49 milioni di viaggi. In aumento anche il numero dei servizi attivi nelle nostre città, passati da 190 a 211, e il numero ei mezzi a disposizione salito da 89 mila a 113 mila. Il 95% della flotta in condivisione è a emissioni zero.

Anche il fatturato è in crescita, superando i 178 milioni di euro, con un incremento del 38% rispetto all’anno precedente. Milano, poi, è la terza città in Europa per incremento della micro mobilità nel 2023. Sono i dati che emergono dall’ultimo Rapporto nazionale sulla Sharing Mobility, presentato oggi a Roma, presso la sede della Cassa depositi e prestiti, in occasione della conferenza Lesscars: decarbonmization of urban mobility, organizzata dall’Osservatorio nazionale della Sharing Mobility, promosso dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministero dell’Ambiente e la Fondazione per lo sviluppo sostenibile.

Uno scenario più che positivo quello tracciato dal rapporto, nel quale si prevede che nei prossimi sette anni venga attuato un consistente aumento della quota di auto elettriche, come già previsto dal Piano nazionale energia e Clima (6 milioni 600 mila elettriche e ibride plug-in nel 2030). Uno scenario che prevede inoltre un incremento del 30% dell’offerta di trasporto pubblico e di mobilitò condivisa e che porterebbe ad una riduzione di 18 milioni di tonnellate di gas serra (più della metà di quanto richiesto all’intero settore del trasporto).

Una trasformazione fondamentale in tutto l’intero comparto dei trasporti già avviata dalla Commissione europea nel 2021 con la strategia per una mobilità sostenibile e intelligente con l’obiettivo di una riduzione del 90% delle emissioni serra entro il 2050, grazie a un sistema dei trasporti competitivo, sicuro e sostenibile. Oggi le emissioni dei trasporti contribuiscono per circa un quarto alle emissioni totali di gas serra in Europa e contribuiscono per il 5% al Pil europeo dando lavoro a oltre 10 milioni di addetti, un comparto strategico per le imprese e le catene di approvvigionamento. Al contempo non sono privi di costi sociali e ambientali: emissioni inquinanti, rumore, incidenti stradali, congestione del traffico.

“La decarbonizzazione della mobilità urbana”, ha ricordato Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, “grazie ad una maggiore offerta dei servizi di trasporto pubblico e condiviso, all’elettrificazione crescente e all’incremento della mobilità dolce, può avanzare rapidamente e raggiungere in pochi anni l’obiettivo di settore. Gli Stati membri hanno un ruolo fondamentale in questa strategia ed ora è il momento di agire”.

Un segnale certamente positivo arriva anche dal numero dei comuni capoluoghi di provincia che hanno attivato il servizio di sharing, sono 67, anche se resta una distanza notevole tra il Nord e il resto del Paese: 77% dei comuni sono nel Settentrione, 50% al Centro e 48% al Sud e nelle isole. Milano si conferma la capitale della sharing mobility sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta con quasi 15 milioni si noleggi complessivi e 30 mila 700 veicoli a disposizione. Seguita da Roma con 12 milioni di noleggi e 29 mila 300 mezzi disponibili.

“Il sostegno allo sviluppo e all’adozione di modalità di trasporto sostenibile e di sharing mobility” ha dichiarato Andrea Montanino, direttore Strategie Settoriali di Cassa depositi e prestiti, “rappresentano un tassello fondamentale nel processo di transizione green del Paese, nonché un obiettivo prioritario del Piano strategico di Cassa. A questo proposito abbiamo contribuito a potenziare e riqualificare oltre 400 chilometri di strade e tratte del trasporto pubblico locale e fornito servizi agli enti locali su 24 progetti di trasporto pubblico in ambito Pnrr, per un totale di 3,7 miliardi di risorse”.

Ha superato i 43 milioni il numero dei viaggi effettuati con la cosiddetta micro mobilità a emissioni zero: biciclette, monopattini e scooter. Tutti in crescita i dati dei noleggi rispetto al 2121: più 108% delle bici in condivisione free-floating; più 42% degli scooter elettrici; più 39% per i monopattini e più 24% delle bici station based. Confortante anche il dato sulle flotte con 107 mila veicoli “leggeri, poco ingombranti e a zero emissioni”. Si riducono anche gli incidenti: meno 56% per i monopattini, meno 52% per gli scooter, meno 22% per le biciclette. Ma non sono tutte rose e fiori. Il dato negativo riguarda la riduzione dei servizi di sootersharing verificatesi a cavallo del 2023 con l’abbandono nel nostro Paese di alcuni importanti player internazionali e la conseguente diminuzione di quasi la metà dei numero dei veicoli.

Che sia in atto un cambiamento strutturale nella domanda di car sharing, lo dimostrano le statistiche del 2022. La percorrenza media del noleggio è passata dai 7 chilometri e mezzo del 2019 agli oltre 12 del 2022, mentre la durata media del noleggio è addirittura triplicata, passando da 32 minuti a 109 minuti. Tutto questo a fronte di un numero di viaggi che si attesta oltre i 6 milioni: “un trend che conferma una trasformazione nel modello di business del servizio che si rivolge oggi a segmenti di utenza diversi da quelli del passato, più orientati agli spostamenti medio-lunghi”.

Un approfondimento, realizzato in collaborazione con Fluctuo, il rapporto lo dedica alle tendenze europee del 2023, analizzando la micro mobilità in sharing a Barcellona, Madrid, Lione, Parigi, Amburgo, Berlino, Roma e Milano. La complessità delle diverse situazioni urbane rende difficile una lettura uniforme delle tendenze in città così diverse e con soluzioni differenti. In definitiva possiamo osservare che Berlino è la prima per incremento di viaggi, seguita da Barcellona. Milano è la terza città in Europa per incremento della micro mobilità in condivisione nel 2023, con un più 21% e quasi un milione di noleggi.

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