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Eni foundation scende in campo per l’Algeria e dona due cliniche mobili

Durante una cerimonia tenutasi ad Algeri, Eni Foundation ha consegnato due strutture mobili alla presenza del ministro della Salute della Repubblica democratica popolare di Algeria, Abdelhak Saihi, del consigliere per la Sanità del residente della Repubblica, Kamel Sanhadji, del direttore generale di Eni Algeria, Giorgio Vicini, e del presidente di Eni Foundation, Domenico Giani

Eni Foundation, la fondazione di Eni dedicata alle iniziative in ambito salute e istruzione, scende ancora in campo per l’Africa, avviando un progetto a sostegno delle strutture sanitarie nelle aree remote della regione dell’Haut-Plateau, nel Sud dell’Algeria. In particolare, durante una cerimonia tenutasi ad Algeri, Eni Foundation ha consegnato due cliniche mobili alla presenza del ministro della Salute della Repubblica democratica popolare di Algeria, Abdelhak Saihi, del consigliere per la Sanità del residente della Repubblica, Kamel Sanhadji, del direttore generale di Eni Algeria, Giorgio Vicini, e del presidente di Eni Foundation, Domenico Giani.

L’iniziativa “rispecchia l’approccio distintivo e integrato che Eni adotta nei Paesi in cui opera e si pone l’obiettivo di contribuire al miglioramento delle condizioni sanitarie della popolazione, inclusa la salute materna e infantile, attraverso la fornitura di cliniche mobili a supporto delle strutture esistenti, della formazione del personale sanitario e di attività di sensibilizzazione a livello di comunità”, hanno spiegato dal gruppo fondato da Enrico Mattei.

Nel dettaglio, le due cliniche mobili sono idonee a fornire numerosi servizi sanitari: dal monitoraggio della gravidanza, alla prevenzione per la maternità a rischio, alla diagnosi di tumori della mammella, fino alla prevenzione delle malattie non trasmissibili e la vaccinazione infantile. La prima clinica mobile è composta da due aree operative e realizzata in un camion multiuso completamente attrezzato per ospitare diverse aree cliniche.

L’ambulatorio può essere invece utilizzato come punto di accesso multisanitario per consulenza sanitaria, diagnosi e primo intervento. La seconda clinica mobile è in grado di offrire un servizio completo di screening mammografico, con la possibilità di eseguire immagini diagnostiche complete. La struttura è progettata per raggiungere una notevole autonomia operativa ed essere pronta per essere utilizzata sia nelle fasi di trasferimento che in quelle operative. I veicoli garantiscono un’autonomia operativa di almeno tre giorni.

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