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Ferrovie spinge sui ricavi e accelera sul Pnrr

Nel 2023 il gruppo guidato da Luigi Ferraris ha riportato un fatturato di 15 miliardi, in crescita dell’8%. Già 8 i miliardi del Pnrr spesi

Avanti tutta sul Pnrr e sulla modernizzazione del trasporto italiano sul ferro. Ferrovie dello Stato brucia le tappe sugli investimenti finanziati con i fondi europei destinati all’Italia. E spinge forte sui ricavi. Il gruppo guidato da Luigi Ferraris ha infatti archiviato il 2023 con ricavi operativi a circa 15 miliardi di euro (+8%), “trainati dalle performance operative e dalla marcata ripresa del polo passeggeri (+11% rispetto al 2022) e dal polo merci (+6%) in un difficile contesto logistico europeo”, hanno spiegato da Piazza della Croce Rossa.

L’utile netto si è di contro attestato a 100 milioni di euro (-51%), rispetto ai 202 milioni di euro del 2022. Ma “al netto delle partite straordinarie, come i ristori Covid-19 registrati nel 2022 e restituzione aiuti di Stato relativi agli anni 2003-2014, il risultato netto avrebbe registrato una crescita del 578%”, hanno subito chiarito da Ferrovie.

I vertici della società sono decisamente soddisfatti. “Il 2023 ha segnato un anno record per gli investimenti di Ferrovie dello Stato che hanno superato i 16 miliardi di euro, un livello mai registrato nella storia del gruppo. Un impegno notevole in termini di capacità e sviluppo per l’ammodernamento infrastrutturale del Paese, a cui contribuiscono anche i fondi assegnati con il Pnrr, di cui Fs è la principale assegnataria con oltre 26 miliardi di euro. Di questi, a fine 2023 risultano spesi 8 miliardi di euro, pari a circa il 30% delle risorse previste”, ha rivendicato Ferraris.

Inoltre, “in uno scenario caratterizzato da crisi geopolitiche, un rallentamento della crescita dell’economia mondiale, inflazione elevata pur con tendenza al ribasso, il gruppo nel triennio 2021-2023 si è posizionato al centro dell’ecosistema della mobilità, attraverso investimenti per 40 miliardi di euro e ha portato avanti il piano di assunzioni con oltre 30 mila nuovi ingressi e riorganizzato la struttura di Ferrovie e la strategia internazionale, confermando il proprio ruolo a sostegno del sistema economico e industriale del Paese”. Anche il presidente, Nicoletta Giardossi, ha dato la sua lettura dei numeri. “Sono fiera del percorso fatto in questi 3 anni che hanno portato risultati eccellenti sia finanziari che rispetto agli indicatori di sostenibilità ambientale, sociale e di governance per il gruppo”.

 

 

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