Non è la prima volta che il ministro tedesco per le Infrastrutture, il cristianosociale Alexander Dobrindt, va all’attacco di Fiat Chrysler. Già a maggio e poi a settembre dell’anno scorso, Dobrindt aveva scritto all’Unione europea denunciando manipolazioni delle emissioni nei modelli diesel di FCA e accusando il gruppo guidato da Sergio Marchionne di essersi a sua volta avvalso di software…
Andrea Affaticati
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Germania, la politica di sicurezza e le tentazioni di Merkel
Dopo l’attentato di metà dicembre a Berlino, la sicurezza è diventata l’argomento principale del confronto politico in Germania. D’altro canto, in un anno cadenzato da diverse elezioni (le prime, in febbraio) e tra queste quelle politiche (in settembre), non potrebbe essere diversamente. Non c'è partito, che non abbia promesso di fare quanto possibile per scongiura altri attentati, per individuare in…
Vi racconto i subbugli politici in Germania che preoccupano Angela Merkel
"Nafris", questo neologismo tedesco sta per Nordafrikaner al plurale. Non è da escludere che si tratti della prima parola tormentone già candidata alle parole dell’anno appena cominciato. Forse non è stata la polizia di Colonia a coniare questo termine, certo però è stata il volano che gli ha dato notorietà a livello nazionale. La notte di Capodanno per rassicurare la…
Amri e strage a Berlino, come la Germania discute e si divide sulla sicurezza
La morte di Amri, considerato l’autore della strage di lunedì 19 gennaio nel cuore di Berlino, oltre a essere riportata a caratteri cubitali anche su tutti i siti dei media tedeschi, ha ulteriormente infiammato il dibattito in Germania sulle forze di sicurezza tedesche, sui piani di sicurezza in vigore nel paese per sventare possibili attentati, sullo scambio di informazioni tra…
Vi racconto il subbuglio politico in Germania dopo la strage Isis a Berlino
Quarantotto ore dopo l’attentato al mercato di Natale nel centro di Berlino, quando un camion si è avventato sui visitatori provocando morti e feriti, le forze di sicurezza e di investigazione danno ancora la caccia al terrorista. Ora gli indizi, documenti trovati nella cabina di guida del camion, indicherebbero un cittadino tunisino che ha usato molteplici identità. Angela Merkel nella…
Ecco cosa si dice in Germania della strage Isis a Berlino
Isis ha rivendicato la strage a Berlino che ha provocato 12 morti e 48 feriti (di cui 18 gravi). La rivendicazione del Califfato è arrivata in serata mentre per tutto il giorno le autorità della Germania era caute. I FATTI E LE PRIME DICHIARAZIONI Il camion che ieri sera alle otto è piombato su un mercatino di Natale, allestito nel…
Tutte le sbandate di Volkswagen
E infine anche Bruxelles ha avuto il coraggio di uscire allo scoperto. Mentre negli Stati Uniti il gruppo automobilistico tedesco Volkswagen rischia sanzioni miliardarie per aver impiantato un software capace di ridurre le emissioni dei modelli diesel in fase di test, nessun provvedimento simile sembrava pendere sul capo della casa di Wolfsburg in Europa e tanto meno in Germania. Proprio…
Tutte le paure politiche della Germania per attacchi cyber alle elezioni
Un tempo la strategia di Putin sembrava quasi fantapolitica, sembrava la strategia di un uomo che non si era tolto ancora i panni dell’agente del Kgb. Putin si era prefisso di rompere il fronte occidentale, riportare il proprio Paese ad essere una potenza mondiale. Ma per quanto fantascientifici i suoi propositi potessero apparire, già durante il primo mandato presidenziale era…
Mps, ecco come Weidmann (Bundesbank) apre all'intervento statale
Jens Weidmann numero uno – ultra rigoroso – della Bundesbank, la banca centrale tedesca, non sarebbe contrario a un salvataggio pubblico delle banche italiane in crisi. Lo ha dichiarato in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung am Sonntag, l’edizione domenicale del quotidiano liberal di Francoforte. Testualmente Weidmann ha detto: “Non è da escludere a priori, accanto alla presenza agli investitori privati,…
Austria, ecco come Van der Bellen ha battuto Hofer alle presidenziali
Alla fine ce l’ha fatta Alexander Van der Bellen, l’ex capo dei Verdi. Ha vinto contro il suo avversario, il nazionalpopulista Norbert Hofer, candidato dell’Fpö, 53,3 : 46,4 per cento. La paura che anche l’Austria potesse virare in direzione populista era stata grande in Europa. Pericolo scampato dunque, e così i riflettori della stampa internazionale si spengono, fino alla prossime…