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Tertium Polum non datur. Il sistema politico resta bipolare

Si prospetta per Azione, Italia Viva e Più Europa la possibilità di una palingenesi e la prospettiva di un nuovo Asinello (la creatura politica che a suo tempo fece capo a Romano Prodi) o, meglio, di una nuova Margherita. Un partito, cioè, strutturalmente alleato al Pd. Questo dicono i risultati delle elezioni europee. Tertium Polum non datur. Il commento di Andrea Cangini

Per Giorgia è scattata l’ora delle decisioni irrevocabili. Scrive Cangini

Se Giorgia Meloni vorrà dare un senso politico ai consensi ottenuti, non potrà far alto che concorrere all’elezione del nuovo presidente della Commissione assieme al Ppe, vero baricentro dell’alleanza, al Partito socialista europeo, ai liberali e a chi vorrà starci. Il commento di Andrea Cangini

Così Forza Italia ha riscoperto la propria identità e funzione politica. Il corsivo di Cangini

Durante la scorsa legislatura, le chiavi di Forza Italia furono, per una serie di ragioni che sarebbe tanto lungo quanto inutile spiegare, inopinatamente consegnate a Matteo Salvini che rappresenta la peggiore eresia per la politica. Da quel momento, però, tante cose sono cambiate: il partito ha, con tutta evidenza, ritrovato l’identità e la funzione politica che aveva smarrito. Il corsivo di Cangini

Intelligenza artificiale. Molto è stato fatto, moltissimo c’è da fare. Scrive Cangini

Nei giorni scorsi, il capo delle Relazioni istituzionali di Google, Diego Ciulli, ha auspicato un approccio costruttivo al tema. “Siamo ancora indietro nel ragionare su come cogliere le opportunità offerte dall’Intelligenza artificiale”, ha detto. Siamo indietro, è vero. Ma l’Italia è insolitamente meno indietro degli altri Paesi europei. Il commento di Andrea Cangini

Salvini sa di avere torto su Mattarella, ma... L'opinione di Cangini

Per quanto il messaggio salviniano possa mutare, certo è che a rimanere immutata sarà la sua caratura surrealista, aggressiva e sostanzialmente demagogica. Caratura a cui Salvini è il primo a non credere. L’opinione di Andrea Cangini

Chi ha torto e chi ragione su Falcone e la separazione delle carriere. L'opinione di Cangini

Nella speranza, forse vana, di porre fine una volta per tutte all’annosa querelle, vale la pena pubblicare un consistente estratto dell’intervista che Giovanni Falcone rilasciò a Mario Pirani di Repubblica il 3 ottobre 1991…

Separazione delle carriere, così finisce (forse) l'anomalia italiana. Scrive Cangini

L’Italia si avvia a diventare un Paese normale e Forza Italia può esibire, nel nome di Silvio Berlusconi, la propria riforma-bandiera al pari del premierato per Fratelli d’Italia e dell’autonomia differenziata per la Lega. Dirà il tempo se il “coraggio” dimostrato oggi è destinato a durare e se il destino della riforma costituzionale approvata dal Cdm è quello di finire impantanata in Parlamento come molti credono. Il commento di Andrea Cangini

Premierato, il rischio di un referendum con tutti contro (alleati compresi). Il commento di Cangini

Sia Forza Italia sia la Lega, pur senza sporcarsi le mani, farebbero il possibile perché una sonora sconfitta al referendum inducesse la presidente del Consiglio ad un atteggiamento più dialogante nei loro confronti. Insomma, la battaglia referendaria si tradurrebbe in un Fratelli d’Italia contro tutti. Difficile pensare di vincerla. Il commento di Andrea Cangini

Perché servirebbe una Bad Godesberg delle destre europee. L'opinione di Cangini

Il processo è lungo, alcuni compagni di viaggio ancora discutibili. Incerta, soprattutto, è la determinazione della Le Pen verso l’area del governo. Sia del governo francese, le presidenziali si terranno nel 2027, sia, un giorno, del governo europeo: si tratta solo di tattica o la sua è una vera strategia?

Vi spiego il paradosso della Corte penale internazionale. Il commento di Cangini

A ventiquattr’ore di distanza dalla controversa condanna da parte della Corte penale internazionale dei capi di Hamas così come del presidente di Israele Netanyahu, giova ricordare che i tempi della giustizia sono fisiologicamente più lunghi dei tempi della politica: affidare al diritto penale la soluzione dei conflitti armati tra gli Stati significa allontanare il momento in cui le ferite provocate dalle guerre al tessuto internazionale si potranno infine cicatrizzare. Il commento di Andrea Cangini

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