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Tajani vs Salvini, cambio di paradigma per la legislatura? Scrive Cangini

Di Andrea Cangini

Sembra di capire che, dopo aver trascorso la passata legislatura nella scia di Matteo Salvini, Forza Italia abbia deciso di rimarcare la propria identità in contrapposizione a quella di una Lega ormai vannaccizzata. Che sia l’inizio di una nuova fase della legislatura? Il commento di Andrea Cangini

Al governo Meloni serve una “verifica”. Cangini spiega perché

I leader e le prime file della maggioranza assicurano che le vistose fibrillazioni degli ulitmi giorni non intaccheranno la stabilità del governo, ma tutto lascia credere che la Fase 1 dell’esecutivo, quella col vento in poppa, si sia in effetti conclusa. L’opinione di Andrea Cangini

Ue, Meloni ha scelto da capo partito. Cangini spiega perché

Lasciando libertà di coscienza ai gruppo politici di Ecr, e soprattutto dando indicazione di voto contrario agli eletti di Fratelli d’Italia, la presidente del Consiglio ha scelto di rimanere fuori non solo effettivamente, ma anche formalmente dalla maggioranza che guiderà l’Unione europea per i prossimi cinque anni

Il rafforzamento di Trump non è una buona notizia per Meloni. L'opinione di Cangini

Se l’ex presidente Usa, oggetto di un attentato nel fine settimana, dovesse tornare alla Casa Bianca potrebbe non essere necessariamente una buona notizia per la premier italiana. Andrea Cangini spiega perché

Salvini senza contrappeso nella Lega è un problema per l'Italia. La versione di Cangini

Matteo Salvini è noto per considerare i voti come un fine e non come un mezzo: se dovesse convincersi che non solo l’antieuropeismo, ma anche l’anti atlantismo, travestito da pacifismo, possono garantirgli un surplus di consensi nelle urne, chi mai potrà impedirgli di imboccare una strada distruttiva per il governo, oltre che per la credibilità dell’Italia e per l’interesse della nazione?

Meloni non ceda al richiamo della foresta e voti von der Leyen. Il corsivo di Cangini

A Meloni conviene turarsi le orecchie con la cera per evitare di essere sedotta dal canto delle sirene identitarie che risuona alla sua destra. Deve evitare di cedere al richiamo della foresta, votare a favore di von der Leyen e proseguire senza indugi la marcia di avvicinamento al Partito popolare europeo. Se vuole continuare a governare l’Italia facendone l’interesse nazionale, questa è la via

Se Macron ha fallito si capirà non oggi, ma nel 2027. Il corsivo di Cangini

L’impressione è che Macron abbia capito che il modo migliore per depotenziare la destra populista sia farla cimentare con la complessa arte del governo. In politica, teoria e pratica raramente coincidono e la demagogia di chi si trova all’opposizione è fatalmente destinata a scontrarsi con la realtà una volta assunte responsabilità di governo. Il commento di Andrea Cangini

Contro le destre, tutti insieme allarmatamente. La lettura di Cangini

Sorprende, nel constatare la reazione diffusa, la mancanza di analisi politica. Ci si interroga su come fermare aritmeticamente le destre, non ci si interroga sulle ragioni sociali della loro avanzata. Tutti parlano di numeri, quasi nessuno di politica. Il commento di Andrea Cangini

Forza Italia segua Marina e si intesti la battaglia sull’eutanasia. La versione di Cangini

Sarebbe bello se Forza Italia si intestasse una battaglia politica per dar corso alle disposizioni della Corte Costituzionale e alle aspettative di migliaia di italiani sull’eutanasia. Sarebbe una scelta coerente con l’identità del partito e sarebbe anche una scelta popolare. Il commento di Andrea Cangini

Per la destra di governo il mondo non può finire a Colle Oppio. Il commento di Cangini

Dopo anni di retoriche polemiche contro i sovrintendenti e i direttori museali stranieri, è stato proprio ad uno “straniero” che la Destra si è affidata. Altri, evidentemente, non ce n’erano. Ed è proprio questo vuoto di alternative, di nomi e di teste pensanti, dopo un anno e mezzo di governo, a denunciare il problema. Il commento di Andrea Cangini

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