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Il payback è nemico di crescita e imprese. Ecco perché

Lo Stato etichetta indiscriminatamente tutti come profittatori colpevoli. Viene in mente l’amara battuta di Churchill per cui, anche nell’Inghilterra liberale dei suoi tempi, c’era chi vedeva l’impresa come una mucca da mungere, mentre pochissimi la vedevano come un robusto cavallo che traina un carro molto pesante. Il commento di Antonio Picasso, direttore generale di Competere

Olii essenziali, quando la burocrazia vince sulla scienza e sull’economia. Scrive Picasso

L’onda verde “molto ideologica ma poco realista” dell’Europa sta colpendo pesantemente intere filiere produttive del nostro Paese e non solo. Tra queste, oltre all’automotive e al packaging, anche quella degli olii essenziali. Antonio Picasso (Competere) spiega perché

No al Nutriscore, call to action europea. L'appello di Competere

Chi si rivede: il Nutriscore. Forse perché riaccesa dal ministro della Sovranità alimentare, quella sull’etichettatura a semaforo è tornata a essere un piatto principale della polemica politica. Più italiana che europea. Tuttavia, se davvero si vuol bene all’agroindustria made in Italy, è meglio evitare guerre di posizione. Serve una strategia di respiro europeo, che metta al centro l’industria come asset del nostro sviluppo. L’analisi di Antonio Picasso, direttore generale di Competere

F-35, appello a Napolitano, Pinotti e Mogherini per un esercito di eccellenza al passo con la spending review

Le più recenti circostanze ci inducono a rivolgerci a Voi, nel giorno in cui Vi incontrate per il Consiglio Supremo di Difesa, per rappresentare alcune riflessioni in merito al processo di razionalizzazione e contenimento dei costi della Difesa. Scriviamo nei giorni in cui la crisi ucraina sta modificando gli assetti geopolitici post-guerra fredda. Emergono una serie di interrogativi e incognite,…

Libano, Siria e Iran, l'alleanza sciita vicina alla frattura

Pubblichiamo un articolo del dossier "Usa-Iran: distensione vera?" dell'ISPI, Istituto per gli studi di politica internazionale. Le recenti dichiarazioni del presidente iraniano Rohani e la conseguente storica telefonata con la sua controparte statunitense, Barak Obama, possono aver quantomeno sconcertato il più fedele alleato di Teheran, Hezbollah. Intendiamoci, non basta uno scambio di battute al telefono per risolvere trenta e passa…

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