Il vantaggio nella guerra cognitiva, che rappresenta una commistione fra cyberwarfare e guerra psicologica, va a chi riesce a muoversi per primo e sceglie adeguatamente il tempo, il luogo e i mezzi dell’offensiva. Può essere condotta utilizzando una varietà di vettori e media, infatti l’apertura delle piattaforme di social media consente agli avversari di colpire facilmente individui, gruppi selezionati o la massa degli utenti in genere. L’analisi di Cosimo Melella ed Emilio Lo Giudice
Cosimo Melella
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Opportunità innovative (e limiti) della Blockchain
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La blockchain nasce per consentire agli individui di condividere dati preziosi in modo sicuro e a prova di manomissione. Tutto ciò accade grazie ai nodi che la compongono e che memorizzano i dati attraverso sofisticate regole matematiche e software innovativi che sono, idealmente, difficili da manipolare per gli hacker. Il protocollo Bitcoin è un buon esempio: nella blockchain, infatti, i…