I giapponesi di Toyota sfrecciano, lasciandosi alle spalle la crisi di domanda e il calo produttivo di due anni fa. Nel 2012 il gruppo è infatti ritornato primo, davanti a General Motors, nella classifica mondiale dei costruttori, con vendite in rialzo del 22,6% rispetto al 2011 per 9,75 milioni di unità, inclusi i brand Lexus, Daihatsu (minicar) e i camion…
Elisa Maiucci
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Il Fmi mette al bando l'austerity. Parla Lombardi
L'austerity? Un errore del passato. Il mea culpa ufficiale del Fondo Monetario Internazionale guidato dalla francese Christine Lagarde è arrivato. L'istituto di Washington, spiega in una conversazione con Formiche.net Domenico Lombardi, presidente dell'Oxford Institute for Economic Policy (Oxonia) e analista di Brookings Institution, continua a rivedere le sue previsioni al ribasso per l’Eurozona e per l’Italia, e punta il dito contro…
Japan First. La politica di Abe irrita Usa e Ue ma per Krugman è ok
Perché lamentarsi? E da che pulpito viene la predica? Peccato se l'obiettivo e la strategia del Giappone stavolta non siano sovrapponibili con quelli europei anzi, siano l'esatto opposto. L'obiettivo di Tokyo ora è solo uno: combattere la deflazione per salvarsi dalla crisi. La svalutazione dello yen sembra essere un buon compromesso e le preoccupazioni dei leader occidentali, specialmente della cancelliera…
I candidati premier sono avvisati. Sarà la credibilità a farci uscire dalla crisi
Riduzione del debito pubblico, lavoro, bassa inflazione. Ecco su cosa dovrà puntare l'azione del prossimo governo. Ma soprattutto, sarà la sua credibilità nei confronti dei mercati e dell'Ue la condicio sine qua non per la ripresa del Paese. E' quanto sottolineato dal Rapporto di Congiuntura ref, Periodico di analisi e previsione. "La svolta della Bce ha attenuato molto le tensioni…
Ecco la regola d’oro per Bruxelles (almeno dal 2014)
C'è chi vede già la fine del tunnel. Ma al di là dell'ottimismo ostentato dalla politica, diversi indicatori hanno messo in luce primi segnali di inversione del ciclo economico. Secondo il rapporto di Congiuntura ref., Periodico di analisi e previsione dell'omonimo centro studi, la ripresa sarà graduale, differenziata e incerta, con un'attenuazione dei divari di competitività tra gli Stati membri. Ma ad…
Occhio ai Bernanke che dopano l’economia
Rientra la crisi finanziaria, ma servono tempi lunghi per la ripresa dell’economia reale. E protagoniste della ripresa restano le politiche delle banche centrali, che sostengono il duro ciclo ma che rischiano di dopare l’economia. Queste le conclusioni del rapporto di Congiuntura ref, Periodico di analisi e previsione. “L’avvio del 2013 – si legge - è caratterizzato da segnali moderatamente favorevoli…
Kaputt per i dipendenti delle banche tedesche (e non solo)
Dipendenti con le valigie pronte quelli della tedesca Commerzbank, per il 25% in mani pubbliche. La banca che ha sofferto, gravi perdite nella crisi, a causa della pesante esposizione al debito pubblico greco e a settori come gli immobili commerciali e il trasporto marittino, soffre nel retail banking delle difficoltà nell’assorbire l’acquisizione di Dresdner Bank, rilevata nel 2008 e che…
Abe scatena la furia della Merkel
L’Abenomics fa paura. Specialmente a chi si oppone con più fermezza a una politica monetaria accomodante e guida un Paese, come la Germania, che vive di export. E i timori non si limitano ai dati congiunturali sulla bilancia commerciale, con una svalutazione in corso dello yen a tutto svantaggio dell’euro. L’impronta del premier giapponese Shinzo Abe mette in discussione i…
Ora pure le banche tedesche iniziano a tagliare posti e sportelli. Il caso Commerzbank
Tagli su tagli in arrivo con la crisi. Anche per le banche. E non solo in Italia. Commerzbank, la seconda banca tedesca, taglierà dai 4mila ai 6mila posti di lavoro a tempo pieno da qui al 2016, nell'ambito del piano di risparmi deciso a novembre. Lo ha indicato un portavoce del gruppo, senza indicare dove. La cifra esatta sarà decisa…
Caro Bersani, gli F35 creano anche lavoro e ricchezza. Parla il generale Tricarico
Non ci si focalizzi sulla spesa immediata. Il ritorno economico e tecnologico che deriverebbe dall’acquisto del cacciabombardiere F35 di Lockheed Martin per l’Italia sarebbe significativo. E l’acquisto di un gioiello indispensabile per le Forze Armate potrebbe essere spalmato nel tempo. Il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e socio fondatore della Fondazione Icsa, in una conversazione…