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Fabrizio Pezzani About Fabrizio Pezzani

Economista aziendale, professore ordinario di economia aziendale all'Università L. Bocconi di Milano, ha insegnato nelle Università di Parma, di Trento e di Brescia; membro del comitato scientifico della Fondazione "Centesimus Annus pro Pontifice", è stato fino al 24 febbraio 2013 presidente del collegio dei revisori di Milano, autore di numerose pubblicazioni ed editorialista di quotidiani e settimanali in tema di problemi di economia aziendale e sociale .
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La bolla speculativa della politica

La crisi finanziaria ed economica, per come continua ad essere percepita e non antropologica com’è nella realtà, ha contribuito a diffondere il termine di bolla finanziaria. In realtà questi eventi si sono sempre manifestati da quando è stato possibile l’investimento in valori mobiliari ed immobiliari, ma l’estensione ed il volume delle transazioni finanziarie, oggi ormai incalcolabili e tendenti all’infinito, hanno…

Banche popolari, Bcc e fondazioni. Chi fomenta le bugie?

La domanda posta dal titolo è ormai fondamentale e non rinviabile per provare a capire le aree di responsabilità e dei modelli culturali che hanno contribuito a farci travolgere da uno “tsunami“ globale di immani e devastanti proporzioni sociali, morali e finanziarie dal quale non solo non sembra di uscire ma si ha la percezione sempre più evidente nei fatti…

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Il fallimento del Neoliberismo

Alla fine della seconda guerra mondiale i disastri fisici e morali di un lungo periodo di scontri bellici cruenti e sanguinosi cominciati, di fatto, all’inizio del secolo scorso portarono l’umanità alla ricerca di un mondo e di una società che potessero ristabilire il senso del bene comune e mettere la dignità dell’uomo al centro dello sviluppo economico e sociale. Quegli…

La banalità del male

Il libro "La banalità del male" venne scritto da Hannah Arendt e pubblicato nel 1963; la Arent, filosofa politica e perseguitata a sua volta dal regime nazista, aveva seguito il processo ad Eichmann per crimini di guerra e evidenziato come quello che era stato un efferato criminale, nella vita quotidiana e familiare fosse una persona assolutamente “ normale “ ed…

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