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Non c'è alternativa ai due Stati in Medio Oriente. Parla Craxi

Non c’è alternativa alla formula “due popoli-due Stati”, se davvero abbiamo a cuore la pace in Medio Oriente. Difficile, al momento, capire l’obiettivo di Putin nel lungo termine ma l’appoggio dell’Italia non può mancare. Conversazione con la presidente della Commissione Esteri/Difesa al Senato, Stefania Craxi

Perché Bin Salman e Trump sono determinanti per i conflitti in corso. Parla Fassino

Durante il G7 Esteri e i Med Dialogues la posizione italiana su Kyiv è stata chiarita, mentre sul conflitto che coinvolge Israele ci sono oscillazioni differenti. In quell’area, dopo l’arrivo dell’Ifd al fiume Litani, potrà essere determinante il ruolo del saudita Bin Salman. Oltre che, per entrambi gli scenari bellici, l’orientamento del presidente Usa, Donald Trump. Conversazione con il vicepresidente della Commissione Difesa, Piero Fassino

La guerra in Ucraina è globale. Ora una “soluzione coreana”. L'analisi di Sapelli

Il conflitto in Ucraina, dopo il lancio del missile a medio raggio da parte di Putin su Dnipro, è diventato universale. Il segnale è incontrovertibile: l’ordine anglosferico si è rotto. L’Europa non tocca palla, neanche sul Medio Oriente ma l’Italia è una felice eccezione. Per rafforzare il nostro peso, vanno irrobustiti i legami con gli Stati Uniti

Fitto al sicuro sotto l'ombrello del Ppe, Ecr in maggioranza. Parla Martusciello

Le lunghe trattative che hanno portato alla designazione del vicepresidente esecutivo, Raffaele Fitto, sono state condotte dal Partito popolare. In questo, la “tela” di Tajani è stata fondamentale. Ora l’Ecr di fatto entra in maggioranza: la linea del Piave sarà il voto alla Commissione mercoledì prossimo. Colloquio con Fulvio Martusciello, capodelegazione nazionale del Ppe

Fitto e Ribera candidati qualificati. Arriva l'endorsement di Monti e Prodi

I vicepresidenti esecutivi designati della Commissione europea attendono ancora il via libera dai comitati competenti dopo le audizioni parlamentari del 12 novembre scorso. Ma, se la Commissione intende entrare nel pieno dell’operatività dal primo dicembre, occorre fare presto e trovare un accordo tra Ppe e S&D. L’audizione di Ribera al Parlamento di Madrid, mentre arriva l’endorsement degli ex premier Monti e Prodi che spingono anche per la designazione di Raffaele Fitto

Si disfano Lega e 5Stelle, cresce il Pd. Ma è presto per dire campo largo. Parla Ignazi

In Emilia-Romagna e in Umbria vince il centrosinistra. La disaffezione alla politica ha penalizzato entrambi gli schieramenti, ma i due partiti che risentono maggiormente del voto sono la Lega e il Movimento 5 Stelle. Il Pd ora è più forte, ma al contempo dovrà essere responsabile nelle alleanze. Il partito di Giorgia Meloni guadagna punti rispetto a cinque anni fa, ma ne perde rispetto alle Politiche. Colloquio con il politologo Piero Ignazi

Destra e sinistra si giocano tutto in Umbria. La partita delle Regionali secondo Panarari

Per il momento l’affluenza alle regionali di Umbria ed Emilia-Romagna è molto bassa. L’offerta politica, per la maggioranza degli elettori, resta insoddisfacente. Per entrambe le coalizioni, si gioca tutto in Umbria: se resta il centrodestra, Salvini (e Meloni) gongoleranno, mentre se perde il problema sarà interno al Carroccio. Se perde il centrosinistra, i malumori nel Pd potrebbero minare la tranquillità della segretaria dem, Elly Schelin. Colloquio con il sociologo di UniMoRe, Massimiliano Panarari

Votare Fitto (e Ribera) è prioritario, le grandi sfide dell'Ue sono altre. La versione di Pittella

Non sarà certo Fitto, persona che ha una lunga esperienza politica e che ha tutti i titoli per ricoprire il ruolo di vicepresidente della Commissione, a far scivolare a destra la Commissione. Ho grande rispetto del dibattito, purché riguardi i veri nodi da sciogliere, più che le prese di posizione di parte sulle persone. Sennò rischiamo di ballare sul Titanic: l’Europa non può più vivere di rendita. Colloquio con l’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella

Sull'autonomia si può correggere il tiro senza snaturare la riforma. Parla Guzzetta

La Corte ha proceduto lungo due direttrici: la norma costituzionale che disciplina l’autonomia differenziata e le modalità per la determinazione dei Lep. Il legislatore dovrà correggere il tiro. Colloquio con il giurista Giovanni Guzzetta, componente del Comitato per i Livelli essenziali delle prestazioni (Clep) nominato dal ministro Calderoli

Vi racconto la svolta liberale di Trump nel solco di Reagan. Parla Montanari (Atr)

Il Department of Government Efficiency (Doge) dovrà ristrutturare l’intero apparato burocratico statale, rendendolo più vicino alle imprese e alle necessità dei cittadini. Nelle intenzioni, l’organismo guidato da Elon Musk taglierà del 30% la spesa federale e agirà presumibilmente sul sistema sanitario e su quello educativo. L’intuizione rappresenta una svolta liberale per la politica del neo presidente degli Usa, ma i dazi farebbero male all’economia statunitense. Conversazione con Lorenzo Montanari, vice presidente dell’Americans for Tax Reform

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