Con una mossa a sorpresa, la Bce si è tirata fuori dal pasticcio greco ed ha fatto un nuovo passo in avanti sulla strada della rinazionalizzazione dei rischi sovrani e dei sistemi monetari. In prospettiva, tornerà ad essere un Istituto monetario europeo, per il coordinamento valutario dell’area, ed il supervisore della stabilità sistemica bancaria. EFFETTO FRANCOFORTE Per un verso, infatti,…
Guido Salerno Aletta
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Euro, da sogno a incubo anche per la Germania
La Svizzera si è sganciata dall’euro con una manovra tanto improvvisa quanto costosa per la sua Banca centrale, che ha dovuto valutare al nuovo tasso la moneta unica europea iscritta a riserva, eppure bene accetta ai mercati nonostante i primi dubbi sulla tenuta dell’export. LA TENTAZIONE TEDESCA Anche la Germania potrebbe valutare gli effetti di una uscita unilaterale dall’euro, piuttosto…
Tutti i problemi della Grecia che toglieranno il sonno a Tsipras
In Grecia si riparte, come se fosse un dopoguerra. Il nuovo governo deve fare i conti con i lasciti di un’austerità fiscale che ha raggiunto, in tutto e per tutto, i suoi scopi: il bilancio pubblico è finalmente in pareggio, come lo sono i conti correnti con l’estero. E’ stato abbattuto un sistema socioeconomico che cresceva costantemente a debito, pubblico…
Vi spiego perché la reversibilità dell’euro (forse) non è più un tabù
“Ottimo ed abbondante”: questo è il giudizio ricorrente sul Qe deciso giovedì scorso dalla Bce. Una affermazione che ricorda le risposte delle reclute di una volta, interrogate sulla qualità del rancio dal capitano d’ispezione. Il più delle volte, a rispondere con tanta deferenza, sono i banchieri: soggetti come sono alla vigilanza prudenziale della Bce e della Banca d’Italia, devono stare…
Che cosa può fare davvero la Bce per l'economia europea
L’economia europea non cresce, mentre i prezzi al consumo tendono a ridursi, nonostante ogni azione fin qui adottata dalla Bce per sostenere la ripresa. I tassi di riferimento sono stati portati scesi ai livelli più bassi mai registrati: dal 10 settembre scorso, il tasso fisso è stato portato allo 0,05% mentre il rifinanziamento marginale è arrivato allo 0,30%. La penalizzazione…
Ecco come può funzionare il Quantitative easing di Draghi
“Dove, come, quando e perché”: sono i consueti quattro quesiti cui si dove rispondere quando si intraprende una scelta strategica. Obiettivi, modalità, tempi e soprattutto le ragioni dell’agire, devono essere coerenti tra loro: una regola che va applicata prima di procedere con il Quantitative easing da parte della Bce. Servono risposte coerenti con i vincoli posti dal Trattato sul Fiscal…
Bce, arriva il Quantitative Easing alla buffarola?
Le prime anticipazioni le ha pubblicate sabato scorso il settimanale Milano Finanza, con un pezzo intitolato: “Banche, governo e consulenti al lavoro su un piano piano anti-sofferenze”. Poi è stata la volta di Repubblica, che ha aggiunto appena un condizionale: “Circa 50 miliardi di prestiti originali possono essere venduti all’Eurotower a 20 miliardi circa. Eventuali perdite ulteriori per circa il…
Cambi, tutte le conseguenze della mossa di Berna su franco svizzero ed euro
La Svizzera ha deciso di mollare il cambio fisso con l’euro: la soglia minima di 1,20 nei confronti del franco, che pure aveva protetto l’export elvetico da un'eccessiva sopravvalutazione valutaria ai tempi della crisi dei debiti sovrani europei, era diventata ormai eccessivamente penalizzante per gli investitori in franchi svizzeri. I MOTIVI DELLA DECISIONE Il “peg” con la moneta unica europea…
Bce, perché Draghi deve fare il giapponese e non l'americano
Il risanamento strutturale ottenuto riducendo i prezzi ed i salari nei Paesi deficitari si sta dimostrando incompatibile con l’obiettivo di assicurare la sostenibilità dei debiti pubblici ed ancor più la loro riduzione in percentuale rispetto al Pil. Costituisce, inoltre, un ostacolo alla politica monetaria: la bassa inflazione si riflette negativamente sui tassi di remunerazione dei depositi, sposta la raccolta del…
Tutti i veri problemi della Francia (non solo il terrorismo islamico)
L’attentato a Parigi colpisce al cuore una Francia già in crisi profonda. E’ tangibile il senso di frustrazione, determinato da una debolezza politica prima ancora che economica. L’identità sociale è tenuta sotto scacco: a chi guarda da fuori, sembra incredibile che le manifestazioni di piazza, così come gli scioperi di categoria, riescano a raccogliere ancora adesioni tanto ampie e convinte:…