Tante analogie. Allora fu la Lega Nord a sconvolgere il sistema, oggi il mMovimento 5 stelle. Nel 1992, però, il Psi e la Dc avevano i numeri per fare il governo ed eleggere il nuovo capo dello Stato. Oggi il centrosinistra ne è sprovvisto. Allora lo stallo riguardò soprattutto l'elezione del presidente della Repubblica. Le bombe di Capaci e il…
Mario De Pizzo
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Lo scoglio del voto di fiducia al Senato
Bersani apre al movimento cinque stelle. Grillo replica "valuteremo ogni singolo provvedimento". D'accordo, ma perché questo schema sia praticabile occorre che i grillini votino la fiducia al Senato all'esecutivo guidato dal segretario del Pd. Secondo il regolamento di Palazzo Madama, l'astensione equivale a voto contrario. Quindi, per esportare il "modello siciliano" a Roma, occorre che i grillini votino la fiducia…
La collera dell'edilizia
I dati sono implacabili. Nel 2012 i mutui per le abitazioni sono crollati del 42%. Nell'ultimo trimestre dello scorso anno, i permessi per costruire nuovi immobili sono diminuiti del 22%. Le sofferenze bancarie delle imprese di costruzione a novembre hanno toccato l'incredibile cifra di 22 miliardi di euro. Più che in crisi, il settore dell'edilizia sembra quasi al tappeto. Proprio…
Giudicare con lentezza
Perché la lentezza della giustizia civile è insostenibile? Perché ci costa un punto di Pil. Per dirimere una controversia civile ci vogliono in media 7 anni e 3 mesi e sono 9 milioni le cause arretrate. E secondo la Banca d’Italia basterebbe ridurne i tempi di un decimo per generare lo 0,8% di Pil. Oro colato in una stagione di…
La (ri)salita dei magistrati in politica
In politica non salgono solo i tecnici, ma anche i magistrati. E da tempo ormai. Nel 1996 i giudici eletti in Parlamento furono addirittura 23. Tredici nel 2008. E per la prossima legislatura si attendono new entry pesanti, come quelle di Antonio Ingroia, Piero Grasso e Stefano Dambruoso. Di recente il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, ha sottolineato il problema…
La trattativa presunta e quella fallita
“La trattativa ci fu e fu condotta da vertici dello Stato con un chiaro mandato politico”. Così il pubblico ministero palermitano, Nino Di Matteo, ha motivato le sue richieste di rinvio a giudizio per gli undici indagati nel procedimento sulla presunta trattativa fra Stato e mafia nel biennio ‘92/’93. Tra questi, gli ex ministri Nicola Mancino e Calogero Mannino e…