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 About Maurizio Sgroi

Giornalista socioeconomico ed esperto di comunicazione. Ha lavorato per un numero imprecisato di giornali, sviluppato progetti editoriali, scritto libri. Fra le altre cose, segue previdenza, mercato immobiliare e finanza pubblica. Coltiva una passione, non ricambiata, per l’economia internazionale.

Il default greco come palingenesi dell’eurozona

Certo non è di buon auspicio condurre un difficile negoziato con un paese balcanico in concomitanza di un impegnativo centenario e per giunta a Dresda, dove si è svolto il vertice G7 dei ministri finanziari, che più di ogni altra città tedesca evoca paurose memorie di distruzione. Eppure questa tarda primavera, che sembra preparare un’estate prematura per l’Europa, riserva di…

Il fascino discreto degli investimenti esteri italiani

Abituati come siamo, noi italiani, a tacere delle nostre fortune usando al contrario far mercato delle nostre disgrazie, difficilmente faremo caso agli ultimi dati di Bankitalia sulla nostra bilancia del pagamenti e la nostra posizione estera, che rivelano un’altra notevole caratteristica del carattere nazionale: il costante subire, noi tutti, la seduzione dell’investimento estero. Questa pratica, iscritta negli annali della nostra…

L’economia segreta dei fondi pensione

L’altra faccia della previdenza, tanto nota quanto poco discussa, è quella rappresentata dai fondi pensione. Entità ormai stellari che muovono decine di trilioni di asset cercando di spuntare rendimenti per i loro iscritti, che poi saranno i pensionati di domani. Ancor meno discussa è la circostanza che i fondi pensione rappresentino meno di un quarto del totale delle risorse che…

L’economia ai tempi dello “Zero lower bound”: la rivincita di Gesell

Sicché a un certo punto, mentre leggo l’intervento di James McAndrews, banchiere della Fed di New York (“Negative nominal central bank policy rates – where is the lower bound?”), dalla panoplia di studiosi citati dal banchiere americano spunta fuori un personaggio poco noto alle cronache e ormai pressoché dimenticato dalla storia dell’economia: Silvius Gesell. Mi sembra una raffinata beffa del…

La metamorfosi del lavoro che fa aumentare la disuguaglianza

Nel gran dibattere sulla disuguaglianza cui di recente ha contribuito l’Ocse con il suo ultimo rapporto “In It Together: Why Less Inequality Benefits All” si tende a trascurare un elemento. Ossia che non è, o almeno non più, solo una questione fra ricchi e poveri. L’aumentata disuguaglianza, infatti, non è solo questione di reddito, pure se il reddito e la…

Ecco quanto ci costerebbe un crack bancario stile 2008

Pensare al meglio e prepararsi al peggio, ammonisce la saggezza popolare, che ormai scopro essere patrimonio persino dei cerebralissimi economisti di Bruxelles. Costoro, assai versati nel maneggio di algoritmi, come peraltro tutti gli esemplari di questa nutrita genìa, ci hanno regalato un delizioso paper l’aprile scorso (“Banking Stress Scenarios for Public Debt Projections”) che mi è suonato come un omaggio,…

L’economia ai tempi dello “Zero lower bound”

Ormai da mesi coltivo una convinzione che le cronache più recenti non fanno altro che confermare: le politiche monetarie “zero lower bond”, ossia a tassi negativi o poco più non sono un semplice incidente della storia, come sembrano dire tutti i banchieri centrali ogni volta che ne parlano, ma sono la logica evoluzione di un percorso economico basato su un…

Il QE, la Bce e la tosatura light del risparmiatore

Con meravigliosa domanda retorica la Banca centrale europea si chiede se davvero il quantitative easing finisca con lo scaricare sulle spalle dei risparmiatori il costo delle scelte della politica monetaria. Quanto c’è di vero, si chiede la Bce, nella tesi di un esproprio ai danni dei risparmiatori? Domanda retoricissima, perciò, simile a quella che si fa l’oste quando si interroghi…

La calda primavera dell’import italiano

I dati Istat sul commercio estero diffusi di recente meritano una lettura approfondita solo che si consideri il peso che l’export netto ha sulle nostre previsioni di crescita e sul nostro conto corrente della bilancia dei pagamenti. Un aumento delle importazioni, e bisogna poi vedere quali, può avere conseguenze positive, se tale domanda viene guidata dai settori produttivi, ma può…

MARIO DRAGHI BCE

La Bce spinge i ricavi delle banche italiane

Qualche giorno fa mi è capitato sotto gli occhi un articolo del Sole 24 ore che, citando uno studio di Prometeia, stimava in 3,8 miliardi i profitti aggregati del sistema bancario italiano, notando come la stima inverta un quadriennio di risultati negativi per il settore, gravato da ingenti rettifiche sui crediti deteriorati. Nel seguito veniva inoltre riportata la stima del…

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