Skip to main content

 About Maurizio Sgroi

Giornalista socioeconomico ed esperto di comunicazione. Ha lavorato per un numero imprecisato di giornali, sviluppato progetti editoriali, scritto libri. Fra le altre cose, segue previdenza, mercato immobiliare e finanza pubblica. Coltiva una passione, non ricambiata, per l’economia internazionale.

Le bugie dei Grandi Numeri: più Pil(u) per tutti

Dovremmo infine porci, arrivati a questo punto del nostro discorso, una semplice domanda: di cosa parliamo quando parliamo di economia? Non so a voi, ma la prima cosa che viene in mente a me sono le statistiche, les Grands Nombres, come ebbe a chiamarle Alain Desrosières in un celebre libro di una ventina di anni fa. E poi i grafici,…

L’alba malinconica del Secolo asiatico

Il sole, sorgendo a est, illumina prima delle altre le coste d’Asia, terra mirabolante ed enigmatica che così tante leggende e fiabe ha alimentato nella cultura d’Occidente. L’Asia, luogo di magia e spirito, di misteri ma anche di enormi ricchezze alle quali l’Europa del Medioevo guardava con invidiosa ammirazione, generandosi nel tempo un’ansia di saccheggio che ha finito col ridurre…

La crisi capovolta nel mondo sottosopra

Nel mondo sottosopra, come chiamano gli australiani il loro meraviglioso territorio, succede che il deficit di conto corrente sia una cosa buona e che il debito pubblico, pur quintuplicandosi, rimanga a tripla A e a rendimenti decrescenti. Succede pure, nel mondo capovolto, come vediamo noi l’Australia, che una posizione netta degli investimenti fortemente negativa faccia intanto apprezzare il cambio, e…

La deframmentazione dell’eurozona

Fra i tanti talenti che vado scoprendo nei nostri banchieri centrali quello più insospettabile è la loro eloquenza, cui si accompagna anche una robusta loquacità. Costoro amano parlare almeno quanto sono avvezzi a calcolare. E mi stupisco ogni volta della loro capacità di inventare, novare o anche semplicemente utilizzare parole sorprendenti a sostegno dei loro teoremi economici. D’altronde perché stupirsi?…

Le quattro Europe: i nipotini di Carlo Magno

Si dice, appartenendo ormai tale affermazione al rassicurante recinto delle verità di cui nessuno dubita, che l’esser prezioso del disegno europeo trovi il suo riscontro nel lungo periodo di pace che L’Europa intera sta sperimentando ormai da settant’anni. Tale evidenza fattuale, insomma, diventa – retoricamente – pretesto per dedurne che la pace dipenda dal processo di integrazione dei vecchi stati…

Le quattro Europe: l’artiglio vichingo

Se la guardate da un planisfero fisico, la penisola scandinava somiglia a un gigantesco artiglio, scaturito dall’immensa landa russa, arroccato sopra la testa dell’Europa, e in particolare sulla Germania. Una propaggine quasi, a simboleggiare il destino di fratellanza che genera, volenti o nolenti, la prossimità. Una sorte che la storia più volte ha sperimentato, come ricordano bene i finlandesi che…

Le quattro Europe: la trinità Baltica

L’estrema propaggine occidentale del fu impero sovietico, quella formata dai paesi baltici, è diventata assai presto l’estrema propaggine orientale dell’Unione europea e ormai dell’eurozona. La Lettonia è entrata di recente nell’euro e ci si aspetta che l’anno prossimo entri anche la Lituania, dopo che l’Estonia aveva lavorato come apripista già dal 2011. Come fa per quasi tutto, anche per l’euro…

Le quattro Europe: Il campo minato a sud-est di Berlino

La fragile Europa e l’ancor più fragile Eurozona contemplano attonite l’evolvere incerto della crisi, rassicurandosi, di volta in volta, nel notare il risanarsi a carissimo prezzo di alcuni fondamentali, ma ignari, o quantomeno ancora indifferenti, dello squilibrarsi di un’intero mondo che è poco definire confinante, essendo esso stesso costituente del disegno europeo, pure se poco osservato dalle cronache. Chi volete…

Le quattro Europe

Cercavo l’Europa. Disadorno e umile, come un novello Diogene, la cercavo laddove mi avevano detto che fosse: nell’indistinto flusso numerario che compone il discorrere contemporaneo. La cercavo nelle statistiche, perciò, scrutando fra congerie di dati che, dicevano tutti, illustravano meglio delle parole la costituente stessa dell’Europa, che perciò è fenomeno economico nel sentire comune, assai prima che sociale, o, forse,…

Esercizi di retorica sul debito pubblico: la Germania insostenibile (al contrario di noi)

Nel meraviglioso mondo delle retorica, che oggi usa l’algoritmo e l’equazione astrusa per darsi importanza, non è la verità che importa, e neanche il buon senso del padre di famiglia, ma la persuasione. E d’altronde cosa meglio dell’artifizio retorico potrebbe giovare a convincere i creditori a finanziare il debito monstre che ormai si aggira per il globo? Non è un…

×

Iscriviti alla newsletter