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Mauro Artibani About Mauro Artibani

Sono Mauro Artibani l’Economaio. Studio l’Economia dei consumi, quella che gli accademici non scorgono e che le facoltà di Economia non insegnano. Autore del libro Professione Consumatore (2009) Del Decalogo del Professional consumer. Ho in corso la redazione del Sillabario dell’Economia dei consumi, testo che riallinea le voci dell’economia al nuovo paradigma della produzione. Autore del libro: La domanda comanda: verso il capitalismo dei consumatori. Ben oltre la crisì (Aliberti Editore, 2013). Redattore di una storia a puntate, fatta in casa con passione dilettante: La Gente, la crisi e il bandolo della matassa .

Benessere sostenibile? Si può!

Nel Documento di economia e finanza che verrà varato “tra qualche settimana” faranno il loro debutto gli indicatori di benessere equo-sostenibile. Lo ha riferito il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo al convegno Europe Ambition 2030 alla Camera. “Nel Def saranno introdotti degli indicatori di benessere sostenibile. Qualcosa che cambia la prospettiva della politica economica, verranno indicati settori specifici con obiettivi specifici”. Ci vorrà…

debito

Finita la pacchia del debito

David Stockman non le manda a dire, fa i conti: "Nel 1994 c'erano circa 36,166.37€ miliardi di debito nell'economia di tutto il mondo, questa cifra ha raggiunto gli 76,853.53€ miliardi nel 2000, poi è scoppiata a 180,831.83€ miliardi nel 2014. Cioè, in appena due decenni il debito mondiale è aumentato del 5X. Sempre nel 1994 il PIL mondiale era di circa 22,603.98€ miliardi e il suo valore nominale…

Un reddito di scopo per fare la crescita

Dalla vita prendi quel dilemma uovo/gallina, trasferiscilo nell'economia della crisi, suona così: Quando la crescita manca, c'è troppa merce o poco denaro? Si, perchè se la crescita si fa con la spesa, tocca che ci sia tanta merce d'acquistare quanto denaro per farlo. Se, poniamo, i denari sono insufficienti la merce resta invenduta, l'impresa diventa sovraccapace; per tornare in equilibrio…

+ Iva, pussa via!

Drizzate le orecchie, anzi no, aguzzate la vista e date un'occhiata: Se non scongiurato prima, si attende per il 2018 l’aumento dell’IVA. Quelli della Commissione Ue, si fregano le mani. Hanno messo a punto, in uno studio, gli effetti positivi che si avrebbero nel caso di aumento dell’Iva dal 10 al 13%. Un mossa del genere, secondo l’esecutivo Ue, avrebbe…

economia

Ah, beh, allora W l'Economia Circolare

Beh, se con Circular Economy si intende quel termine generico che definisce un sistema pensato per potersi rigenerare da solo, non è male. Da solo appunto! Essipperchè quell'impronta ecologica, sempre più profonda, lasciando segni indelebili sulla Terra ne riduce la capacità riproduttiva e quella di smaltimento. Nel 1976, in un rapporto presentato alla Commissione europea dal titolo "The Potential for…

Pd :( ): Dp

Lunedì si guardano in cagnesco, martedì si ammiccano, mercoledi boh, sabato e domenica, con i social si scambiano rancori. Giovedì, pausa caffè. Non sono un politico, faccio fatica a comprendere cosa cacchio stiano facendo; manco un intellettuale per schernirli, non sono un grande elettore per farmi dare ascolto, nè un pedagogo per metterli d'accordo. Veniamo al fatto, quello che sta…

Lettera aperta al Ministro Calenda

Buon giorno Ministro Calenda, intervenendo a Rho alla cerimonia di inaugurazione di the MICAM, la fiera del settore calzaturiero, si dice abbia detto:"L'Italia è un Paese che deve all'industria la sua prosperità, e semplicemente questo fatto se l'è dimenticato per trent'anni. Se c'è un senso nell'attività che io spero di portare avanti .... è questo: ridare centralità e rispiegare questo…

'A sai 'a legge de Say?

Sei sicuro? Sicc'asò! Dice: «Un prodotto terminato offre da quell'istante uno sbocco ad altri prodotti per tutta la somma del suo valore. Difatti, quando l'ultimo produttore ha terminato un prodotto, il suo desiderio più grande è quello di venderlo, perché il valore di quel prodotto non resti morto nelle sue mani. Ma non è meno sollecito di liberarsi del denaro…

Il lavoro si genera con la spesa, l'impresa lo mal remunera

Oltre 9,3 milioni di italiani non ce la fanno, sono a rischio povertà e l'area di disagio sociale non accenna a restringersi. Lo dice Unimpresa e lo calcola: tra il 2015 e il 2016 altre 63mila persone sono entrate nel bacino dei deboli in Italia. Complessivamente, adesso, si tratta di 9 milioni e 308mila persone in difficoltà. Crescono in particolare…

Bisognosi un cacchio!

Per la fame acquisto cibo, per la sete bevo, per il freddo mi abbiglio; con le scarpe scarpino, con la casa mi accaso; per non stare al buio acquisto luce. Per poter avere tutto questo, lavoro. Si è fatto sempre così fino a quel dì di Dicembre. Natale del 1924, a Genova, si riunisce " La Compagnia Phoebus." Un cartello…

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