Skip to main content

Otto Lanzavecchia About Otto Lanzavecchia

Milano, classe 1996, oggi giornalista professionista e curatore di Decode39. Mi occupo di geopolitica ed esteri, dell'intersezione tra tecnologia e società, di energia e transizione. Tra vento e monti quando riesco. Twitter/X: @otto_lanza

L’energia e le politiche climatiche nel rapporto transatlantico. Il video

In questa Live Talk di Formiche, Otto Lanzavecchia intervista Landon Derentz, Senior Director del Global Energy Center dell’Atlantic Council, e Marco Margheri, Presidente del ramo Italia del World Energy Council nonché membro del Board of Directors dell’Atlantic Council

IA, Meloni incontra Hoffman e guarda al G7 per la governance

Il presidente del Consiglio ha incontrato il fondatore di LinkedIn, oggi esperto di Intelligenza artificiale, per parlare di questa tecnologia in termini di opportunità, rischi, impatto sull’economia, democrazia ed etica. Roma intende porre la governance IA al centro della sua presidenza G7 nel 2024

Cosa rivela il nuovo chip Huawei sullo stato dell’industria cinese

L’ultimo smartphone della casa cinese gira su un processore a 7 nanometri, prodotto dai campioni nazionali nonostante le restrizioni di Usa e alleati. Per Pechino è un successo nella corsa verso l’autonomia tecnologica, ma il fatto non segna l’insuccesso della strategia di contenimento di Washington: difficilmente la rincorsa cinese avrà abbastanza slancio per colmare il divario con l’Occidente

L’IA stravolgerà la geopolitica come la conosciamo. Intervista a Ian Bremmer

Fino al secolo scorso solo gli Stati potevano proiettare potere in tutti i campi – militare, economico, sociale. Ma la digitalizzazione sposta la potenza nelle mani delle aziende tech. E l’intelligenza artificiale, sempre più decentralizzata, accelera l’ibridazione delle fonti di potere. Il fondatore di GZero Media ed Eurasia Group traccia la traiettoria della rivoluzione globale e spiega come costruire un’architettura di governance a misura di umano

Renminbi e mattone, Pechino prova a frenare la caduta. Basterà?

La banca centrale e le autorità cinesi hanno espanso (ancora) le misure a sostegno della moneta e del mercato immobiliare, dove il colosso Country Garden ha ammesso il rischio default. Ma i problemi sono più endemici e potrebbero richiedere interventi (ancora) più decisi

Dopo Putin nemmeno Xi ci sarà al summit G20? Gli scenari

Reuters riporta che settimana prossima il presidente cinese probabilmente non si presenterà al forum di Nuova Delhi. Un rapido sguardo alle possibili cause passa dalla diatriba territoriale tra Cina e India alla saldatura con la Russia, anche nell’ottica di contrapporre un modello alternativo (i Brics con caratteristiche cinesi) a quello guidato dall’Occidente, a cui Modi si sta avvicinando

C’è il fondo sovrano cinese negli acquisti di Goldman Sachs. La rivelazione di FT

Il Financial Times rivela che la banca d’affari statunitense ha acquisito sette società (alcune rilevanti in settori altamente strategici) utilizzando un fondo messo in piedi con i soldi della China Investment Corporation, il fondo sovrano di Pechino. È un modo per aggirare i controlli occidentali sugli investimenti cinesi? E il caso scoppia mentre Raimondo e Cleverly sono a Pechino

Cina, serve una svolta o addio investimenti. L'allarme di Caixin

Persino il principale quotidiano economico cinese evidenzia che alla radice dei mali ci sono scelte politiche errate. Tra crisi multiple sul fronte interno e perdita di attrattività agli occhi degli investitori esteri, la prospettiva del Dragone è sempre più cupa – ma è difficile che la dirigenza sempre più autocratica voglia e possa cambiare passo

Chi di BRI ferisce… La missione in Cina di Tajani, spiegata da Fardella

Cina, la strada stretta di Tajani per uscire dalla Via della Seta. Parla Fardella

A inizio settembre il ministro degli Esteri italiano dovrà preparare il terreno per l’uscita dell’Italia dalla Via della Seta. Enrico Fardella, professore all’Università degli Studi di Napoli “l’Orientale” e direttore di ChinaMed.it, spiega cosa significa per il progetto di punta di Xi e traccia gli scenari per una transizione morbida

Batterie, sviluppo e meno Cina. La ricetta Usa in Zambia e Congo

Batterie, sviluppo e meno Cina. La ricetta Usa in Zambia e Congo

Sono passati mesi dal memorandum trilaterale tra Kinshasa, Lusaka e Washington che mira a centralizzare la produzione di batterie in Africa come alternativa all’esportare i materiali grezzi in Cina. Ma il successo non è garantito, avverte Soulé (Carnegie Endownment), per ragioni che spaziano dalle decisioni dei Paesi del Sud globale alla mancanza del settore privato. Lezioni per il Piano Mattei

×

Iscriviti alla newsletter