Occorre innalzare il livello di sicurezza agendo su più livelli, a partire dalla preparazione dei piloti. Easa e associazioni professionali raccomandano briefing e addestramento specifici. La consapevolezza è la chiave: il pilota deve saper riconoscere spoofing vs jamming. E sul piano politico l’Ue ha già avviato sanzioni contro soggetti coinvolti nel disturbo dei segnali e sta lavorando a un piano specifico per l’aviazione. L’analisi di Antonio Teti, professore dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara
Redazione
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La guerra invisibile, come la Russia usa il Gps Jamming per destabilizzare l'Europa. Scrive Caruso
L’episodio che ha coinvolto l’aereo della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, costretto ad atterrare in Bulgaria usando mappe cartacee a causa dell’interferenza Gps russa, rappresenta solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più vasto e preoccupante. Contrariamente alle giustificazioni russe che dipingono questi disturbi come misure difensive contro gli attacchi ucraini, l’evidenza raccolta da ricercatori internazionali e agenzie di intelligence Nato dimostra una realtà ben diversa: la Russia sta conducendo una campagna sistematica di guerra ibrida contro i paesi occidentali. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Tra i cieli del Pacifico e dell’Europa il Giappone schiera i suoi caccia nel Regno Unito
Per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale, il Giappone invierà dei caccia da combattimento in Europa, partecipando ad esercitazioni bilaterali con la Royal Air Force. L’evento segna un punto di svolta nel partenariato per la difesa euro-atlantica e indo-pacifica, strettamente legato anche al Global combat air programme, che vede Italia, Regno Unito e Giappone collaborare per lo sviluppo di caccia di sesta generazione
Quali prospettive per la fine del conflitto in Ucraina. Il commento di Preziosa
Il conflitto in Ucraina si conferma cartina di tornasole della competizione tra Stati Uniti, Russia, Cina ed Europa. Washington riduce il suo impegno diretto, Mosca punta a consolidare l’asse orientale con Pechino, mentre Bruxelles sostiene Kyiv ma senza una reale autonomia strategica. Zelensky ribadisce la linea della sovranità, ma la prospettiva di un negoziato resta lontana. L’analisi del generale Pasquale Preziosa
Merz corre sulla Difesa con l'aiuto dell'Ue. Ma la Francia fatica a tenere il passo
Il sistema europeo resta improntato alla concorrenza e alla disciplina fiscale, ma le emergenze di sicurezza stanno imponendo strumenti innovativi e deroghe temporanee. In particolare, la Germania ha scelto una traiettoria di forte aumento della spesa militare, puntando a un ruolo di leadership continentale. La Francia, al contrario, fatica a tenere il passo
L’Europa così com’è non può combattere né difendere l’Occidente. La versione di Irdi
Se l’Europa vuole costituire un polo capace di perpetuare i valori occidentali nel XXI secolo dovrà affrontare delle conversazioni scomode e pratiche su sé stessa. L’alternativa è arrendersi, senza disturbare, alla fine di una parentesi democratica-liberale durata meno di tre secoli e a quella della radice plurimillenaria dei suoi valori. L’intervento di Beniamino Irdi, nonresident senior fellow della Transatlantic Security Initiative presso l’Atlantic Council
Vi spiego il no fermo (e costruttivo) dell'Italia alle truppe in Ucraina. La versione di Caruso
Mentre Macron e Starmer premono per una forza europea in Ucraina, Roma mantiene il rifiuto per ragioni che vanno oltre la politica interna. L’analisi tecnico-militare rivela i rischi di un impantanamento strategico. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Da Ruini a Paglia. Come leggere gli interventi estivi sui cattolici in politica
Le settimane estive hanno visto che il mondo cattolico, solitamente assai placido al limite dello stagnante, è stato leggermente increspato da due interviste di due ecclesiastici. Ma non solo. Il racconto di Giancarlo Chiapello
L'Italia tra cultura e mediazione. La forza delle relazioni per il futuro dell'Europa
In un’Europa segnata dalla guerra, l’Italia può offrire un contributo unico: la capacità di mettere al centro umanità e relazioni. Dal Mediterraneo all’Ucraina, passando per la costruzione europea, il patrimonio culturale italiano diventa risorsa politica e chiave di credibilità per l’Unione europea. L’analisi di Raffaele Volpi
Le regioni si difendano dai “mostri” della politica. L'opinione di Sterpa
La classe politica comunale e regionale merita di essere aiutata a continuare a svolgere la decisiva funzione di creatore e contenitore di classe dirigente. Potrebbe aiutare la politica nazionale impedendo che si creino queste candidature avversative sia di ex presidenti che di presidenti in carica che vogliono fare tre mandati. L’analisi del costituzionalista dell’Università della Tuscia, Alessandro Sterpa
















