Abbiamo visto un Papa dimettersi, figuriamoci se ci stupiscono le dimissioni del presidente onorario di un'associazione, di un think thank diversamente politico per alcuni anni, rivoluzionario nelle intenzioni originali del suo fondatore ma tra i più conservatori nelle successive decisioni dei suoi colonnelli, alcuni poi approdati in un contenitore civico a sua volta esploso in mille contraddizioni. Quindi, nessuna novità…
Romano Perissinotto
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Tre riflessioni su Grillo, Renzi e Cdp
Tre riflessioni tre: velocissime, di corsa proprio come sembra essere la nuova moda da qualche giorno a Palazzo Chigi. La prima. Grillo fa Grillo e molti, troppi, sembrano stupirsene. Stupiti de che? La memoria è talmente corta da far dimenticare i comizi spettacolo del comico genovese e quale mission politica ha sempre professato: distruggere. E ha preso i voti, lui…
Le mani in tasca di Renzi
La mano in tasca, un discorso a braccio. Segno di un nervosismo latente il primo, rivolto alle telecamere – quindi al pubblico – il secondo. E’ la politica dell’era dei social, dove ogni occasione, dalle direzioni dei partiti, alle consultazioni per finire alle votazioni di fiducia, diventa una vetrina aperta al popolo, ai drogati di twitter che dal bar virtuale…
Quello che Berlusconi non dice su Renzi
Il Presidente di Forza Italia quel “auguriamo al giovane presidente incaricato ed al suo team buon lavoro” non ha potuto concluderlo come probabilmente avrebbe voluto. In un certo senso, il Matteo una mezza rivoluzione l’ha già compiuta: in vent’anni di vita politica, mai era capitato di sentire pronunciare da Silvio Berlusconi parole così lusinghiere, di stima e - diciamolo -…
Tutte le questioni irrisolte per Renzi premier in pectore
A noi comuni mortali non è dato di sapere cosa ci sia dietro ad una scelta azzardata, quali siano le ragioni per le quali a distanza di pochi giorni, il monello guascone toscano, diventato controvoglia segretario di un partito di fatto mai nato ma tenuto insieme per anni da una sola ossessione – inutile ricordarla ancora – ha fatto ciò…
Renzi slalomeggia nel Paese delle frustrazioni
Un giornalista di peso l’ha definita grottesca. Il direttore di un giornale straniero titola - riferendosi ad altri aspetti della sua passata vita pubblica ed istituzionale – the “Italian Job”. Sono giudizi sull’Italia e sulle italiche abitudini. Per chi è avvezzo frequentare ambienti anglosassoni, quel titolo ha il retrogusto fastidioso ed amaro di una sensazione di sincero imbarazzo che provi…
Lettera da Abu Dhabi su Etihad e soprattutto su Alitalia...
Entrambi non hanno bisogno di interpreti conoscendo molto bene la lingua inglese ma, in privato, qualche parola in italiano l’avranno sicuramente scambiata dato che l’uomo forte di Abu Dhabi - quello che di fatto gestisce l’enorme ricchezza dell’Emirato - H.H. Mohammed Bin Zayed Al Nahyan conosce la nostra lingua, avendo in passato soggiornato per diverso tempo nel Belpaese ed apprezzandone la storia,…
L'Italicum è più forte di Cuperlo e Alfano
E’ noto che la perfezione non è di questo mondo, quindi come sia possibile pensare che esista una sorta di legge elettorale idealmente perfetta, che possa da sola garantire pace, fratellanza e amore universale risulta davvero difficile da comprendere, almeno per quel che mi riguarda. Giungere poi a scervellarsi nel tentativo di raggiungerne una perfetta in una repubblica come quella…
La fame salverà i giovani italiani dai loro coetanei cinesi. Post da Abu Dhabi airport
Un incontro di lavoro al quale ho partecipato per definire un accordo di collaborazione per un progetto che si realizzerà quest’anno in Gran Bretagna, vedeva seduti al tavolo il presidente di una azienda cinese con i suoi quattro giovani collaboratori e dall’altra parte alcuni esponenti di un importante gruppo emiratino. L’atteggiamento assunto dai giovani dirigenti cinesi mi ha offerto lo…