È durato poco l’ottimismo per il processo di pace tra Israele e Palestina dopo la giornata di preghiera in Vaticano organizzata da Papa Francesco con il presidente israeliano Shimon Peres e il suo omologo palestinese Abu Mazen. Insieme avevano piantato un albero di ulivo nei Giardini Vaticani e si erano messi a completa disposizione per riattivare il dialogo. Ora, dopo…
Rossana Miranda
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Argentina, cronaca di un default annunciato. Lo speciale Formiche.net
Cristina Fernández de Kirchner sapeva bene quanto l’Argentina rischiasse un nuovo default. Lo scorso 30 giugno gli holdouts, i fondos buitres (fondi avvoltoi), hanno concesso una proroga di 30 giorni per trovare un accordo al pagamento del debito (1,5 miliardi di dollari) e gli interessi dovuti sui nuovi bond (539 milioni di dollari). Dopo lunghe pause in cui i rappresentanti del…
I veri motivi della missione dei manager di Google a Cuba
Nonostante Internet non sia per tutti, l’isola di Cuba è attraente anche per il web. E lì dove ci sono potenzialità di sviluppo informatico, si sa, arriva Google. Sempre in anticipo. Il vertice del colosso di Mountain View è sbarcato a La Habana per guadare da vicino il fenomeno della rete nel Paese caraibico. Dallo scorso 27 giugno il presidente…
Argentina, cronaca di un nuovo default annunciato?
Inizia oggi la corsa per evitare un nuovo default dell'Argentina. Trenta giorni in cui il governo di Cristina Fernández de Kirchner dovrà giocarsi tutte le carte possibili per trovare un accordo con i holdouts, i fondi speculativi che in Argentina vengono chiamati “fondos buitres”. In caso contrario, il Paese sudamericano rientrerà tecnicamente in un altro default per il debito pubblico.…
Cosa pensa Limonov di Putin, Ucraina e Carrère
Nato in Russia e cresciuto a Jarkov, territorio che oggi appartiene all’Ucraina, Eduard Limonov è passato da essere uno stravagante personaggio quasi sconosciuto a uno dei nomi più seguiti in Occidente grazie all'omonimo libro di Emmanuel Carrère, successo di vendite a livello mondiale. Dopo molte avventure negli Stati Uniti e in Francia, Limonov (che vuole dire "granata-acida") è tornato a…
Naomi Campbell, Kate Moss, Gisele Bundchen, Belén Rodríguez. Ecco le modelle che diventano designer
Passa il tempo ed età e ricambio generazionale spingono le modelle più famose a sparire dalle passerelle. La prima a farlo è stata Kate Moss, anche se in realtà si è dovuta reinventare dopo la copertina che la ritraeva disegnando righe di cocaina su un tavolo. Ma oggi la modella britannica, a 40 anni, è un'altra. Più matura e stabile,…
Tutte le pubblicità che cavalcano la sconfitta dell’Italia ai Mondiali
La nazionale italiana di Cesare Prandelli ha portato indietro l’orologio di 50 anni, l’ultima occasione in cui l’Italia è uscita dai Mondiali di calcio per la seconda volta consecutiva al primo turno. Una volta eliminata, numerosi brand nazionali e internazionali hanno deciso di approfittare delle ultime ore in cui si parlerà della Nazionale lanciando pubblicità e messaggi sui social network con riferimenti…
Sorpresa: la Giamaica vuole legalizzare la marijuana per motivi religiosi
In Uruguay lo Stato, per iniziativa del governo del presidente José “Pepe” Mujica, ha preso il controllo della produzione, distribuzione e vendita della marijuana e l’iniziativa è stata un vero successo per combattere il narcotraffico. Negli Stati Uniti, invece, gli stati Colorado e Washington ne hanno legalizzato l’uso - non senza pochi problemi – per fini medicinali. Ora tocca alla…
Brasile 2014, ecco gli inni dal vivo più emozionanti dei Mondiali
“Durante i Mondiali l’inno non è soltanto il simbolo ufficiale del Paese ospitante. Le sue note possono diventare la molla con cui calciatori e tifosi si spingono verso la porta avversaria”. Così il quotidiano spagnolo El Pais inizia una riflessione su quanto conti l’inno nazionale nei Mondiali di calcio. Durante l’inno nazionale brasiliano, Neymar non ha nascosto l’emozione, così come…
Irak, tutti i nuovi attriti fra Iran e Usa
Cambio di rotta dell’Iran verso il conflitto iracheno. Nonostante la scorsa settimana Barack Obama e Hassan Rohani, capi di Stato di due Paesi in contrapposizione, sembravano avere uno stesso obiettivo, evitare che l’offensiva militare dei combattenti sunniti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) avessi il meglio sul governo del primo ministro iracheno Nuri al Maliki e sulla stabilità…
















