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La Piazza (del Popolo) di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Le foto

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Antonio Tajani
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Andrea Ruggeri

Non più San Giovanni come in autunno ma Piazza del Popolo a Roma questa volta per radunare il popolo del centrodestra in piazza, senza assembramenti per il coronavirus.

Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia si sono incontrati a Roma per manifestare contro l’attuale governo.

“Al di là del fatto che vinceremo le elezioni nei Comuni e nelle Regioni, in un anno questo governo ha dimostrato tutto il suo nulla”. Ai microfoni di Rainews24, parlando a margine della manifestazione nazionale del centrodestra le parole del segretario della Lega, Matteo Salvini, ha delineato il profilo del “suo” futuro governo di centrodestra”. “Al centro di tutto – ha spiegato – ci sono i concetti di libertà e lavoro, senza l’una non c’è l’altro. Ma anche una collocazione internazionale precisa: questo governo strizza l’occhio alla Cina, al Venezuela, all’Iran, noi stiamo con l’Occidente”.

“Non sono né soldi in più, né soldi regalati, né soldi che non potremmo avere. Sono un prestito, esattamente come quando piazzi titoli sul mercato”. Così invece Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ha risposto riguardo il Mes (Meccanismo europeo di stabilità, il cosiddetto fondo salva-Stati). “Non vogliamo accedere al Mes – ha spiegato – perché non è vero che non possiamo finanziarci sul mercato, non è vero che ci guadagniamo con gli interessi perché è un prestito senior che produce un aumento del costo degli interessi sui titoli di Stato italiani. Il Mes è un trattato internazionale che non viene modificato dalle lettere di Gentiloni e Dombrovskis (commissari europei, ndr) ma in ogni caso Gentiloni e Dombrovskis mettono nero su bianco che nel 2022 scatta la sorveglianza post programma; il che significa che fino a quando non restituisci 75 per cento del tuo debito la Commissione europea può indicarti le politiche economiche da portare avanti. Io non credo che 36 miliardi di euro che posso raccogliere sul mercato valgano la troika in casa”, ha concluso Meloni, facendo riferimento alle istituzioni internazionali (Commissione Ue, Banca centrale europea, Fondo monetario internazionale) cui viene demandata la sorveglianza sulle politiche degli Stati debitori a rischio insolvenza.

“Loro (le forze di maggioranza che sostengono Conte, ndr) stringono patti con la Cina, noi stiamo con i ragazzi di Hong Kong che si battono contro la dittatura comunista cinese. Loro stanno con il dittatore Maduro amico dei 5 Stelle, noi con chi si batte per la democrazia, come sempre. Come stavamo con il popolo di Budapest che si batteva contro i carri armati dei comunisti sovietici”: lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, parlando dal palco e da dove ha lanciato in conclusione del suo intervento, lo slogan “Libertà! Libertà!”.

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)

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