A meno di un anno da una nuova tornata elettorale, l’intelligence americana ha declassificato un rapporto sulle ultime midterm. In aumento gli sforzi di Pechino
Cina
Collaborazione Ue-Cina sull’IA, i pro e contro di Arcesati (Merics)
“È essenziale ricalibrare le collaborazioni senza un decoupling radicale”, spiega Rebecca Arcesati, analista del Merics. Ma “isolare la Cina nell’ambito dell’intelligenza artificiale potrebbe comportare rischi”
Non solo auto elettriche. La sordità selettiva nel dialogo Ue-Cina
Pechino continua a non recepire le preoccupazioni economiche europee, derubricandole a frutti della vicinanza con gli Stati Uniti. Dal summit di dicembre è emersa con chiarezza la distanza delle posizioni, come spiega García-Herrero (Bruegel). E sembra inevitabile che il conflitto in materia di commercio andrà ad inasprirsi. Occhi aperti sull’auto elettrica (e sull’unità delle capitali Ue)
La cinese Huawei investe in Francia. Ecco come (e perché)
Un investimento da 200 milioni di euro per il primo stabilimento nel Vecchio continente: il colosso tecnologico cinese sceglie Brumath, nel Grande Est, a una ventina di chilometri dal Parlamento europeo di Strasburgo. Una mossa di resilienza e non è l’unica (ma gli Usa sono scettici)
La svolta che serviva (e serve) al rapporto con la Cina. Scrive Harth
Solo se riusciamo a proteggere la nostra sovranità, indipendenza politica e sicurezza nazionale dalle molteplici ingerenze di Pechino, saremo capaci di rimanere saldi insieme ai partner alleati per affrontare la più grande sfida geopolitica dei nostri tempi. L’unica domanda è: lo facciamo sin d’ora o quando sarà troppo tardi? L’opinione di Laura Harth, campaign director di Safeguard Defenders
Così la Cina plasma l’informazione. L’audizione di Walker (Ned)
Le democrazie devono investire molto di più nei settori dell’informazione e dei media per poter competere con la potente infrastruttura promossa dal Partito comunista cinese, ha spiegato Christopher Walker, vicepresidente per gli studi e l’analisi del think tank National Endowment for Democracy, in audizione
L’uscita dalla Via della Seta non è un dramma. Scrive l’amb. Castellaneta
La Cina resta un partner economico fondamentale per il nostro Paese e per l’Europa ma, assieme all’Ue, bisogna difendersi in settori strategici se si vuole raggiungere gli obiettivi ambiziosi sulla transizione energetica e su quella digitale
Via della Seta, Fardella spiega l’approccio soft cinese all’uscita italiana
“Pensare a delle ritorsioni da parte cinese è legittimo ma getterebbe una pessima luce sulla Belt and Road Initiative”, dice Enrico Fardella, professore associato all’Università di Napoli L’Orientale e promotore del progetto China Med
Conte sbuffa. E gli altri? Le reazioni all'addio cinese di Meloni
Secondo il leader pentastellato l’uscita dalla Belt and Road Initiative “è una decisione ideologica, che danneggia le imprese e riporta all’anno zero le relazioni commerciali con la Cina”. Immediata la replica di Meloni. Ecco cos’hanno detto gli altri partiti
Sulla Cina il governo si dimostra coerente. Parla Terzi (FdI)
“Un passo atteso da tempo”, dice il senatore commentando l’uscita dell’Italia dal memorandum d’intesa sulla Via della Seta. C’era una visione che “andava corretta”, quella di Conte. “La tenuta e il rafforzamento dell’azione dell’esecutivo è frutto anche della coerenza”