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Il capo rompe il silenzio. Così il Mossad rivendica il successo contro l’Iran

Per la prima volta, Barnea interviene pubblicamente sull’operazione condotta in Iran. Con parole dure e toni strategici, rivendica i risultati ottenuti grazie a infiltrazioni, droni e intelligence. Focus ora sulla prevenzione e sulla pressione diplomatica nella regione

La rivoluzione segreta di Barnea. Così è cambiato il Mossad

Negli ultimi quattro anni, la rivoluzione biometrica voluta da Barnea ha permesso di raccogliere informazioni in tempo reale e costruire dossier dettagliati sui principali obiettivi iraniani. Questa capacità è servita non solo a monitorare funzionari e scienziati nucleo‑militari, ma anche a seguire militanti filo‑Teheran senza lasciare tracce

Cacciato Assad, Eli Cohen può tornare in Israele? Mossad al lavoro

Dopo la cattura e l’impiccagione, la salma della spia è diventata un mistero, con la Siria che ha ostacolato ogni tentativo di recupero. Oggi, con una nuova situazione politica, si cerca di chiudere quella che per Israele è una ferita storica che dura da quasi sessant’anni

Dopo l’attacco israeliano, la riunione delle spie per evitare una guerra regionale

Ieri mattina il capo del Mossad è rientrato in patria dopo l’incontro con il nuovo vertice dell’intelligence egiziana. I due si rivedranno domani in Qatar con il capo della Cia e il premier Al Thani. L’accordo per cessate il fuoco e ostaggi è ancora in piedi?

David Barnea, l’uomo chiave del Mossad tra guerra e diplomazia

Esperto di humint e sigint, il direttore del servizio è il protagonista di operazioni che spaziano dal Libano all’Iran ma anche delle trattative con il Qatar. A differenza di quello dei colleghi di Shin Bet e Aman, il suo posto è saldo

Caccia ai terroristi come dopo Monaco ’72, ma poi? Le carte del Mossad

Il direttore Barnea ribadisce che l’agenzia darà la caccia a Hamas per l’attacco del 7 ottobre. Serve a ripristinare la deterrenza. Per il post, però, serve una strategia

Ostaggi e tregua. La missione del capo della Cia in Medioriente

Israele, Qatar, Egitto, Giordania ed Emirati Arabi Uniti. Fitta agenda per Burns, numero uno dell’agenzia. Come dimostra l’arrivo del sottomarino classe Ohio, la priorità è la liberazione degli ostaggi

Tutte le strade portano al Qatar? Mossad in missione

Il capo dell’agenzia, David Barnea, è stato a Doha nei giorni scorsi. Ad accompagnarlo c’era il suo predecessore, Cohen. Sono stati compiuti progressi sui 235 ostaggi, ma non c’è ancora un accordo. Ecco perché l’emirato può mediare tra Israele e Hamas

Ancora una volta il Mossad dimostra di poter colpire in Iran

Tel Aviv avverte pubblicamente Teheran: l’intelligence israeliana ha annunciato l’arresto del capo di una cellula terroristica che voleva colpire a Cipro, le cui autorità hanno smantellato l’intera rete. Nella confessione (di cui c’è un video) cita i Pasdaran come suoi responsabili

Pasdaran freddato a Teheran. Cosa sappiamo finora

I contorni dell’operazione e l’esperienza di David Barnea, da un anno alla guida del Mossad, fanno riemergere i soliti sospetti. Ma questa uccisione mirata presenta una novità: per la prima volta viene eliminato un ufficiale dei Guardiani della rivoluzione non legato direttamente al programma nucleare

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