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Cosa cambia ora per Putin, l’Ucraina e l’Occidente. Parla Donald Jensen (Usip)

Secondo il diplomatico statunitense, che nel 1991 ha assistito a Mosca alla fine dell’Urss, i fatti del fine settimana sono “un’importante battuta d’arresto politica” per il Cremlino. Washington “cerca di pensare agli scenari, senza interferire”. Sulla guerra: “Perché dovremmo negoziare ora con un esercito che è già abbastanza debole?”

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