La versione 2.0 della direttiva europea sulla sicurezza delle infrastrutture critiche è un altro passo verso la inutile burocratizzazione della sicurezza nazionale tecnologica. Ma, se ben recepita, può rivoluzionare la sicurezza tecnologica nazionale. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di Digital Law nel Corso di laurea magistrale in Digital Marketing dell’Università di Chieti-Pescara