Sono arrivati alle porte di una sede di Bankia della piazza Celenque a Madrid reclamando la chiusura dei loro conti in banca. Dopo, si sono diretti alla sede del Congresso dei deputati ma si sono trovati un blocco della polizia. Così alcuni “indignados” hanno voluto festeggiare il primo anniversario del movimento 15M.
La sera di questa domenica sono stati sgomberati da Puerta del Sol, dove il 15 maggio del 2011 si sono radunati in protesta contro le banche, il sistema finanziario e le misure di austerità del governo. Tutto in mezzo alla campagna elettorale. Nessuno avrebbe pensato che quella manifestazione, che dopo è diventata una grande accampata nel centro di Madrid, avrebbe avuto l’effetto simulazione in altri Paesi europei e non solo. Il gruppo “Democracia Real Ya” sta raccogliendo firme per consegnare al Congresso una lettera con le richieste che il popolo fa ai politici.
A mezzanotte di lunedì, circa 200 manifestanti hanno cantato “cumpleaños feliz” per festeggiare il primo anniversario del movimento. Ma dopo sono stati sgomberati, per il terzo giorno consecutivo, dalla polizia. In totale, sono dieci i detenuti e tre i feriti. Molto polemico è il racconto di Laura Díaz a “El País”: “Quando attraversare una strada diventa un delitto, il paese se ne va all’inferno”. La ragazza di 26 anni tornava da una discoteca sabato scorso ed è stata confusa con uno dei manifestanti. È rimasta dietro alle sbarre per più di 20 ore.
Il governo ha autorizzato le proteste solo dopo le 10 di sera e fino alle due, ma gli “indignados” hanno provato a rimanere lì, come fecero l’anno scorso. Quella di lunedì è stata la manifestazione con il minore numero di partecipanti. Così poco che il centro della capitale spagnola non ha subito chiusure al traffico.