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Ecco come Grieco (Olivetti) giudica l’Agenda digitale

E’ con un cauto ottimismo che in casa Olivetti è stata accolta l’Agenda digitale approvata dal governo. Nessun trionfalismo, quindi. Anche perché alcune indicazioni che riguardano l’innovazione nella pubblica amministrazione fanno da tempo parte dei progetti europei. Comunque le norme sulle start up potranno essere utili per ridurre la disoccupazione giovanile. Mentre dai vertici della società del gruppo Telecom arriva qualche rilievo sulla “frammentarietà nell’uso delle risorse”: “Penso che sarebbe stato opportuno concentrare le risorse su pochi capitoli di spesa”, dice in una conversazione con Formiche.net il presidente e amministratore delegato di Olivetti, Patrizia Grieco.
 
“L’Agenda digitale del governo – spiega il presidente e amministratore delegato di Olivetti – va inserita e valutata nel più ampio spettro di provvedimenti approvati di recente, come i decreti sulla crescita. Direi infatti che questi provvedimenti devono essere considerati un tutt’uno con altre riforme dell’esecutivo, tra cui la riforma del lavoro, il ddl anti corruzione e i decreti sulle semplificazioni”. Misure, secondo Grieco, “che prese singolarmente possono essere considerate frammentarie ma che assumono una coerenza positiva se si considerano anche nel loro complesso”.
 
Anche la riforma del lavoro è positiva?
“C’è stato effettivamente un irrigidimento all’entrata, con la revisione dei rapporti di lavoro a tempo determinato, ma di recente il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha annunciato modifiche in questa direzione. Comunque, anche in tema di articolo 18, avevo apprezzato la proposta di flexsecurity del senatore e giuslavorista Pietro Ichino”.
 
Il presidente e amministratore delegato di Olivetti ritiene che con l’Agenda digitale, in particolare con gli articoli sulle start up, possa essere utile in particolare per aumentare l’occupazione: “Mi sembra prioritario incidere sulla disoccupazione giovanile per dare sbocchi e possibilità ai giovani. In questo senso è importante che tutti i provvedimenti siano improntati a fornire chance di innovazione alle imprese, ai cittadini, ai giovani. Per questo ho apprezzato il capitolo contenuto nell’Agenda digitale sulle start up, che possono attirare anche capitali privati”.
 
Ma l’obiettivo dell’Agenda digitale non è più rivolto a innovare l’amministrazione pubblica?
“L’obiettivo principale del provvedimento sull’Agenda digitale mi sembra quello che può essere sintetizzato come portare più bit nella pubblica amministrazione. Anche se, va ricordato, che molti capitoli del provvedimento governativo sono anche dei filoni da tempo indicati dall’Unione europea, come la smart society, per esempio”. “Olivetti per esempio – aggiunge Grieco – insieme con altri partner ha appena vinto un progetto “Smart School” per la realizzazione in Puglia di una filiera innovativa sulla scuola”.
 
Presidente, quindi il suo giudizio sull’Agenda digitale è positivo o negativo?
“Ritengo che nel provvedimento sull’Agenda digitale ci siano aspetti positivi e apprezzabili, al di là dei soldi stanziati che certo non sono molti”.
 
Che vuole dire?
“Voglio dire che forse c’è una frammentarietà nell’uso delle risorse. Penso che sarebbe stato opportuno concentrare le risorse su pochi capitoli di spesa”.


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