Guai per Deutsche Bank. Dopo il coinvolgimento nello scandalo Libor, i suoi uffici di Francoforte, Berlino e Düsseldorf sono stati infatti perquisiti nell’ambito di un’inchiesta per frode fiscale legata al mercato dei diritti delle emissioni di CO2 in Germania. Nelle indagini sono coinvolti anche due co-amministratori delegati di Deutsche Bank, Juergen Fitschen e Stefan Krause.
Stando a quanto riferito dal settimanale Der Spiegel, sono circa 500 gli agenti di polizia coinvolti nelle perquisizioni condotte negli uffici della banca così come negli appartamenti di alcuni dipendenti a Francoforte, Berlino e Düsseldorf. Lo stesso settimanale ha precisato che sono almeno 25 i dipendenti finiti sotto inchiesta e che contro cinque di loro è stato già spiccato un mandato di arresto. L’indagine in corso intende appurare eventuale complicità dopo che, nel dicembre dello scorso anno, sei imprenditori – tre britannici, due tedeschi e un francese – sono stati condannati a pene da tre a sette anni di prigione per non aver pagato le tasse sul mercato dei diritti delle emissioni di CO2. Gli inquirenti sospettano che i dipendenti della Deutsche Bank abbiano svolto il ruolo di intermediari finanziari per la frode. La banca tedesca è già intervenuta con licenziamenti e sospensioni. La banca tedesca è già intervenuta con licenziamenti e sospensioni.