Beppe Fioroni è uno dei più rilevanti esponenti del partito cattolico nel Pd. È stato ministro dell’Istruzione nell’ultimo governo di centrosinistra ed ha avuto come mentore l’ex presidente del Senato e leader Cisl, Franco Marini. Fioroni guida la componente dei “popolari democratici” accreditata di ben 33 parlamentari. Che il Pd con il primato di Bersani abbia impresso una robusta marcatura socialista è fuor di dubbio come lo è il disagio degli ex Ppi. La novità è che la probabile discesa in campo di Monti non rischia di minare l’unità del Pdl ma anche quella del Pd. Fioroni avrebbe parlato ieri con il premier in persona ma nell’ultima settimana i contatti con Riccardi sono stati intensissimi e costanti. Già nelle prossime ore potrebbe concretizzarsi il colpo di scena: l’ufficiale separazione di Fioroni dal Pd. È difficile dire quanti seguiranno l’esponente popolare ma la diaspora cattolica dal partito di Bersani potrebbe trovare alimento nelle primarie per il Parlamento e nelle regole per le candidature. Comunque vada, la probabilità che l’effetto Monti possa avere conseguenze significative sui piani di Bersani è decisamente aumentata.
Effetto Monti. Fioroni dice addio al Pd
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