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Grillo e Giannino devono ringraziare Monti

La decisione tanto attesa è arrivata. Le firme necessarie per la presentazione delle liste alle prossime elezioni sono state dimezzate, passando da 120.000 a 60.000. E’ questa la decisione presa ieri dal Consiglio dei Ministri, che ha adottato un decreto legge con le misure urgenti, necessarie in vista del voto anticipato.

La riduzione aumenta fino ad arrivare al 60% per “i partiti e i movimenti politici che alla data di entrata in vigore del decreto sono costituiti in gruppo parlamentare almeno in una delle Camere, secondo i rispettivi regolamenti”. Sono invece esonerati dalla raccolta firme quei “partiti o gruppi politici costituiti in gruppo parlamentare anche alle componenti politiche interne costituite all’inizio della legislatura al momento della convocazione dei comizi”.

Se il governo non fosse intervenuto con questo decreto, sarebbero stati costretti alla rapida raccolta delle sottoscrizioni tutti i partiti, tranne Popolo della Libertà (e questo è forse uno dei motivi per cui si deciderà di lasciare sulla scheda il vecchio simbolo), Partito Democratico, Lega Nord e Italia dei Valori.

Beppe Grillo quindi dovrà sì raccogliere un bel numero di sottoscrizioni durante il periodo natalizio ma ora non potrà più gridare al complotto. Una notizia positiva quindi per il Movimento 5 Stelle così come per quello di Oscar Giannino, Fermare il Declino, che ha convocato per oggi la prima riunione della direzione provvisoria proprio per discutere delle procedure organizzative.


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