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Le convergenze parallele dei montezemoliani Riccardi e Olivero

Ora finalmente è tutto più chiaro. Andrea Olivero lascia la presidenza delle Acli ed entra in politica. Olivero ha spiegato il motivo delle sue dimissioni da presidente delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani: “Il mio percorso personale mi porta ad assumere il rischio di un impegno diretto in politica”.

E così dopo diversi giorni di polemiche legate alle ultime uscite di Olivero, ora finalmente si scoprono le reali intenzioni dell’ormai ex presidente: fare direttamente politica. Con chi? Questo ancora non è stato comunicato, ma Olivero è stato tra i promotori e firmatari del manifesto Verso la Terza Repubblica, che vede coinvolta Italia Futura di Luca Cordero di Montezemolo, il ministro della Cooperazione Andrea Riccardi, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni e diversi esponenti della società civile e dell’associazionismo cattolico.

La presidenza Olivero era stata poi contestata anche all’interno stesso dell’associazione, dal momento che i maggiori dirigenti contestavano la vicinanza a Montezemolo, preferendo invece un impegno delle Acli per la formazione di “una vasta area di centrosinistra”, sempre più alternativa alle formazioni di centro. Una convivenza insomma che non poteva proprio andare avanti.

E dopo la mossa di Olivero, un altro firmatario del manifesto, Andrea Riccardi, assicura la prosecuzione dell’impegno politico ma esclude, se si comprendono bene le parole, una sua candidature nelle liste montiane. “Da ministro scaduto non entrerò in Parlamento, ma resterò nelle piazze”, ha infatti detto il ministro della Cooperazione durante la presentazione del libro di Bruno Vespa. “Se ci fosse il centro di Monti – ha spiegato il ministro – sarebbe alternativo alla sinistra, non lo si può rappresentare come un pupazzetto che va di qua e di là per aiutare la sinistra”. Mario Monti dovrebbe fare il discorso agli italiani sul suo ruolo “sabato o domenica – ha aggiunto Riccardi – Io aspetto il discorso di Monti con molta serenità perché darà al paese dei contenuti”.



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