Il dado è ormai tratto. Al di là degli annunci ufficiali, ormai il premier tecnico è un politico quasi provetto.
Mentre in Parlamento va in porto la fondamentale legge di Stabilità, Mario Monti è in ben altre faccende indaffarato: in questi giorni vede leader politici come Pier Ferdinando Casini, incontra Luca Cordero di Montezemolo, chiama a Palazzo Chigi montiani della prima ora come Gian Luca Galletti, Linda Lanzillotta e Benedetto Della Vedova.
D’altronde anche lo staff più vicino al premier, che fino a poche settimane fa ostentava atarassia mista ad apatia per il futuro politico del Professore bocconiano, non nasconde più agli interlocutori che si lavora indefessamente al Monti politico.
Ulteriore testimonianza di questa prospettiva, come filtra da ambienti vicini a Palazzo Chigi, c’è anche la preferenza mostrata da Monti verso un tipo di logo della sua futuribile lista.
Le bozze che stanno incontrato il favore del premier sono quelle in cui c’è uno sfondo azzurro con stelle gialle di stampo europeo e in cui si staglia un monte (stile Paramount, dice chi l’ha visto). In basso, i colori bianco, rosso e verde.