Il duo nato sul canale di Mtv porta sul grande schermo “I due soliti idioti”, rispedendo al mittente tutte le accuse di volgarità che gli sono state rivolte.
In fondo, hanno preso il posto del solito Cinepanettone. Quest’anno infatti De Sica si è presentato con una veste meno scontata sullo schermo, tra l’altro Mandelli ha lavorato con Neri Parenti ad esempio in Natale a Miami.
Ed ecco che i due ex vj si sono inseriti in questa “falla” del cinema italiano, Con un’entrata a gamba tesa. Perché i loro personaggi non sono affatto politicamente corretti, anzi!
Il fenomeno nato sul canale musicale è via via diventato un cult. Ruggero De Ceglie e il figlio Gianluca hanno spopolato, soprattutto sui social.
Non è un caso che infatti per lanciare il film i due protagonisti siano stati coinvolti in una promozione rivolta principalmente al loro pubblico: i giovani.
Il film, prodotto da Taodue e distribuito da Medusa, è stato lanciato dall’agenzia Selected Adv con due giornate denominate Christmas Carousel, in cui, in un’attività di street marketing, sabato 15 dicembre a Roma e oggi a Milano, Ruggero e Gianluca per le strade del centro della capitale hanno viaggiato su un’ape Piaggio 50, coinvolgendo i ragazzi nelle loro peripezie e nelle loro gag.
Al film hanno partecipato anche Gianmarco Tognazzi, Club Dogo e Teo Teocoli e non è detto tra l’altro che il prossimo anno possano compiere una trasferta transoceanica.
Il produttore Pietro Valsecchi infatti durante la presentazione ha palesato l’intento di rendere i soliti idioti a stelle e strisce, portandoli a New York e coglie l’occasione per scherzare sulle tante parolacce che dovrebbero essere tradotte dicendo che “già alcuni semiologi ci stanno lavorando per trovare espressioni simili in inglese”.
Lo scorso anno il film uscì a novembre e incassò ben 11 milioni. Quest’anno Mandelli e Biggio saranno all’altezza? Intanto il film di Enrico Lando incassa le critiche positive dell’Espresso che li definisce per niente idioti, ma con una ferocia e una cattiveria pura che rende il tutto molto più che tagliente.