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Quella cinese è una crescita d’argilla? I dubbi di Panetta (Bankitalia)

Quali saranno le sfide economiche nel 2013? Le slide “Le prospettive economiche e finanziarie” di Fabio Panetta, Vice Direttore Generale della Banca d’Italia, illustrate alla fine dell’anno nel corso di un seminario, analizzano i rischi per l’economia globale che secondo il Fondo Monetario Internazionale sono rappresentati dal peggioramento della crisi dell’eurozona, dal raggiungimento del tetto del debito e del Fiscal Cliff per gli Stati Uniti e da un ulteriore rallentamento delle economie emergenti.

Uno degli scenari che presenta più lati oscuri è, però, quello cinese. Panetta esamina infatti i rischi finanziari che possono emergere a Pechino nei prossimi mesi.

Ripresa solo per i grandi gruppi
Si è vista una ripresa economica dei Paesi emergenti negli ultimi due mesi, ma il miglioramento in Cina è confinato alle grandi società, che sfruttano la crescita degli investimenti governativi in infrastrutture.

Le società più piccole, che rappresentano la maggior parte della produzione manifatturiera cinese, dovrebbero registrare una contrazione della loro attività.

Ripresa d’argilla?
Una ripresa guidata da investimenti in infrastrutture è preoccupante, perché si è già rivelata fragile, non favorisce la redistribuzione e pone rischi alla stabilità finanziaria.

Un sistema finanziario senza garanzie
Stavolta i prestiti bancari non si stanno espandendo così velocemente come nel periodo a cavallo tra il 2009 e il 2010. Nuovi investimenti sono sempre più finanziati attraverso canali alternativi, garantendo nessuna o comunque una minore garanzia governativa.

 


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