Durante il discorso d’insediamento per il secondo mandato presidenziale, Barack Obama ha spiegato che la mancata risposta statunitense alla sfida dei cambiamenti climatici sarebbe un tradimento verso le future generazioni. In concreto, scrive la Reuters, l’azione della Casa Bianca sarà soprattutto legata alle leggi vigenti e l’agenda ambientalista di Obama sarà portata avanti con il potere dell’esecutivo, schivando il Congresso.
Maggiori dettagli si potranno avere forse già il prossimo 12 febbraio con il discorso dell’Unione. I gruppi ambientalisti contestano al presidente l’eccessiva timidezza, soprattutto nell’ultima parte del primo quadriennio in cui Obama è stato costretto ad affrontare lo stallo parlamentare. Ora la Casa Bianca punta a definire nuovi standard sulle emissioni per autorizzare la costruzione di centrali e sull’efficienza energetica per il settore automobilistico. Misure che sembrano fare da contrappeso al boom della produzione energetica domestica, con lo sfruttamento dei campi petroliferi del Nord Dakota e il ricorso alla frantumazione idraulica per estrarre il gas in diversi Stati.
Si attende inoltre la nomina della prossima squadra presidenziale per le politiche energetiche. Sia Lisa Jackson a capo dell’Agenzia per la protezione dell’Ambiente (Epa), sia il segretario all’Interno, Ken Salazar e il collega all’Energia Steven Chu stanno per lasciare. La strada da seguire è tuttavia già stata segnata dal presidente, spiegano dall’amministrazione all’agenzia britannica.
Entro aprile l’Epa dovrebbe completare i nuovi standard sulle emissioni che di fatto impediranno la costruzione di nuovi impianti a carbone. Seguiranno i più controversi standard per le centrali a carbone già in attività, che contribuiscono al 40 per cento delle emissioni di gas serra statunitensi.
Come spiegato dal capo dell’Epa ai tempi dell’amministrazione Clinton, il presidente Obama potrà inoltre usare ordini esecutivi per costringere le agenzie federali ad adottare misure per limitare il proprio consumo di energia. Già nel 2009 furono ordinati piani energetici sostenibili da rivedere annualmente per ridurre le emissioni, i rifiuti e lo spreco di risorse idriche.
Ma più delle istituzioni, nota la Reuters, ad avere un forte impatto sulle emissioni potrebbero essere le forze del mercato, con il gas naturale estratto con il fracking che prenderà il posto del carbone nella produzione di energia, sebbene comporti rischi per l’inquinamento delle acque.