“Il piano è facile a dirsi e non facilissimo a farsi”. Non è il commento di Mario Monti né di Pierluigi Bersani all’ultima sortita di Silvio Berlusconi sul fisco. Bensì sono le parole del super consigliere economico di Berlusconi, ovvero Renato Brunetta. L’economista più vicino all’ex premier l’ha sottolineato nella sua intervista di oggi al Corriere della Sera.
Le incertezze sono confessate, eppure il piano è abbozzato. Il primo consiglio dei ministri dovrà deliberare restituzione e cancellazione dell’Imu. Poi dal punto di vista finanziario le due partite hanno natura diversa. “La restituzione, che è una tantum e vale 4 miliardi circa, va finanziata con un’altra una tantum”, ha detto Brunetta, difendendo la proposta di Silvio Berlusconi di restituire l’Imu versata sulla prima casa, accelerando i tempi dell’accordo con la Svizzera sulla tassazione delle attività finanziarie detenute dai cittadini italiani oltre confine, che dovrebbe portare un gettito di 25-30 miliardi “ampiamente al di sopra di cio’ che serve”. “L’accordo si farà – osserva Brunetta – anche se fosse per 10-15 miliardi siamo comunque sopra le necessità”.
Ma “l’unico problema sono i tempi: tra marzo e aprile dobbiamo avere cash queste risorse, mentre l’accordo con la Svizzera potrà chiudersi entro il 2013”, spiega Brunetta. Quindi, “faremo un accordo con Poste/Cassa Depositi perché venga anticipata la somma. La restituiremo con gli interessi: 100-150 milioni, dipende dai tempi del rimborso”, afferma Brunetta che illustra la copertura strutturale della cancellazione dell’Imu: “Viene per 250 milioni dai nuovi giochi, 990 dal contrasto all’illegalità, 700 dall’accisa sul tabacco, 150 dalla tassa sui succedanei, 900 dal contrasto del contrabbando, 1.015 dall’accise sull’alcol. In tutti circa 4 miliardi”.
Quanto ai Comuni, “l’obiettivo è tornare all’Imu federale sulla seconda casa e rivedere il patto di stabilità interno, premiando i comuni virtuosi. Nessuno avrà da temere”, assicura Brunetta.
L’Imu verrà resa alla Chiesa? “Monti ha fatto molti errori con il suo regolamento sul non profit. Li correggeremo e in qualche caso restituiremo gli importi”, risponde l’ex ministro del Pdl.