Sedotto e abbandonato, o meglio tradito. E’ questo il vero sentimento, pre politico, che nutre Oscar Giannino verso Silvio Berlusconi.
Qualche maligno dirà: dopo che si sono tanto amati, ora come tutte le coppie che scoppiano volano i piatti. Ma, appunto, è solo una malignità.
Certo non sono mancati i periodi di sintonia e spesso di condivisione. Da un lato l’imprenditore fattosi politico, dall’altro il politico fattosi editorialista e commentatore. Uniti nella fede per lo Stato minimo, il liberismo e tasse leggere.
Per questo per anni Giannino non ha fatto mancare il sostegno sulla stampa, più o meno berlusconiana, alle tesi berlusconiane, e pure tremontiane. Anzi, negli ultimi tempi del governo Berlusconi, il pensatore liberale con un passato nel Pri riusciva spesso a sostenere tesi e ragioni di entrambi, magari su diverse testate.
Ma ora l’intellettuale liberista, candidato premier di Fare per Fermare il declino, si sente tradito. E non è solo una interpretazione. Ecco quello che ha detto oggi.
Berlusconi? “E’ un buffone, non ne parlo”, ha risposto stamattina a Omnibus su La7, replicando a chi gli chiedeva di commentare la proposta dell’ex premier sulla restituzione dell’Imu.
“Quello di Berlusconi è un tentativo che riesce – osserva Giannino – parliamo solo di lui, ma una donna che mi tradisce da 18 anni la butto via, non mi metto a parlare di lei”.
Appunto, sedotto e abbandonato, o meglio tradito.