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Ecco la pagella dei partiti più trasparenti nelle spese elettorali. Promossi, bocciati e rimandati

In questi giorni di campagna elettorale, l’Italia è tappezzata di manifesti, volantini, inondata da spot elettorali, invasa da tour e comizi (non molti) in ogni dove. Facile quindi che sorga la domanda: ma quanto avranno speso i partiti per tutto questo? Formiche.net ha provato a rispondere con un’inchiesta spulciando nei siti delle principali forze in campo che è stata pubblicata nei giorni scorsi.Ora è tempo di fare bilanci, con una classifica dei partiti più virtuosi (e quelli meno) sulla trasparenza nell’indicare le previsioni di spesa.

Fra le forze più consolidate, meritano la promozione il Partito democratico e l’Udc. Entrambi hanno nei loro spazi web di riferimento un’area apposita dove vengono indicate e rendicontate le spese elettorali con tanto di paragone con le campagne precedenti.

Il partito di Pierluigi Bersani ha riservato un budget di 6 milioni e mezzo di euro per queste politiche, di cui 4 milioni e 600mila euro per la comunicazione, 500mila per manifestazioni ed eventi, 900mila per il servizio di mailing elettorale e 500mila euro di generiche altre spese

Mentre sono 3,2 milioni di euro i soldi che il partito capitanato da Pier Ferdinando Casini spenderà, suddivisi in 200mila euro per il web, altri 200mila per la grafica e gli eventi, 616mila per bus, stazioni e vele, 162mila per la stampa, 620mila per la radio, 522mila per la tv e 708mila per le affissioni.

Fra i nuovi movimenti, lodabili anche le modalità di rendicontazione del Movimento Cinque Stelle e di Fare per fermare il declino. Entrambi hanno link alle sezioni in questione molto evidenti dove vengono indicati gli obiettivi, quanto manca per raggiungerli, come sarà spesa la somma di denaro raccolta, nel caso del sito grillino, o da dove proviene, nel caso del sito gianniniano.

L’obiettivo, si legge sul sito del M5S, è raccogliere un milione di euro. Ad oggi le donazioni sono state pari a 455.337 euro, provenienti da 10.148 donatori. Il budget totale del movimento guidato da Oscar Giannino è di oltre due milioni di euro, ma finora ne è stato raccolto il 62%.

Rimandati a settembre la Lega Nord e Sinistra, ecologia e libertà. Apprezzabile da parte loro inserire sul proprio sito il bilancio del partito ma Internet impone un aggiornamento costante che va poco d’accordo con il rimanere fermi al bilancio del 2011, senza indicare il budget per questa campagna elettorale.

Molto attesa la rendicontazione delle spese elettorali di Scelta civica, che lo staff di Mario Monti ha promesso di pubblicare sul proprio sito all’indomani delle elezioni e che quindi ora prevede solo la possibilità di effettuare donazioni.

Poco comprensibile la scelta di non pubblicare nessun dato economico da parte del sito del Pdl dove appaiono immagini di passato, presente e futuro del Cavaliere ma nessun riferimento a quanto spenderà per questa ennesima campagna elettorale. Urgono infine ripetizioni per Futuro e libertà. Da pochi giorni il sito del partito viene reindirizzato automaticamente sul sito personale del suo leader Gianfranco Fini dove le informazioni sono ridotte al minimo e non riguardano il budget impiegato dal partito in vista del voto del 24-25 febbraio.


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